Londra (awp/afp) – Il dollaro accentua il suo calo giovedì, correggendo parzialmente il suo spettacolare rialzo di quasi il 2% mercoledì con l’elezione di Donald Trump, mentre la sterlina avanza dopo i timori della Banca d’Inghilterra sull’effetto inflazionistico della nuovo bilancio britannico.
Intorno alle 16:10 GMT (17:10 a Parigi), la valuta americana è scesa dello 0,62% rispetto all’euro, a 1,0796 dollari.
Dopo essere salita del +1% contro il biglietto verde, la sterlina si è apprezzata dello 0,84%, a 1,2989 dollari, e dello 0,22% contro la moneta unica, a 83,11 pence per un euro, nonostante la decisione della banca centrale britannica (BoE) di giovedì. di ridurre i tassi di interesse di 0,25 punti, al 4,75%.
Perché se la BoE si dice soddisfatta dell’attuale livello di inflazione, ritiene anche che le spese previste nel nuovo bilancio britannico, presentato la settimana scorsa, genereranno nel medio termine un’inflazione che spingerà al rialzo la valuta.
Anche la Federal Reserve (Fed) dovrà decidere giovedì sui suoi tassi, e gli analisti si aspettano anche un calo di un quarto di punto.
Per l’analista di Commerzbank Antje Praefcke, il risultato delle elezioni presidenziali americane “non cambierà nulla nella politica monetaria della Fed a breve termine”.
Di fronte ad un’inflazione calmata, “la Fed può abbassare ulteriormente il tasso di riferimento per diventare meno restrittiva” e rilanciare l’economia, ha spiegato.
Soprattutto, il mercato corregge in parte il folle rialzo del dollaro di mercoledì, spinto dalle politiche inflazionistiche previste dal programma repubblicano, che alimentano aspettative di tassi più alti a lungo termine negli Stati Uniti.
Gli investitori si aspettano anche una “rapida reazione da parte della Banca centrale europea (BCE)” per contrastare la caduta dell’euro e far fronte alle nuove tariffe doganali previste dalla nuova amministrazione americana, sottolinea Ipek Ozkardeskaya, analista di Swissquote.
In rialzo anche le valute dei paesi scandinavi, dopo gli annunci di giovedì delle rispettive banche centrali, al +2,14% contro dollaro per la corona norvegese, e al +1,46% per quella svedese.
In Svezia, giovedì la Riskbank ha abbassato il tasso di riferimento dello 0,5% al 2,25%. La valuta si sta apprezzando poiché il mercato prevedeva un calo e i dati sull’inflazione svedese in ottobre hanno mostrato un aumento più forte del previsto.
La banca centrale norvegese, dal canto suo, giovedì ha mantenuto invariato il tasso di riferimento, al 4,50%, il livello più alto degli ultimi 16 anni, e ha ribadito che lo manterrà così fino alla fine dell’anno.
Cours de jeudi Cours de mercredi 16H10 GMT 22H00 GMT EUR/USD 1,0796 1,0729 EUR/JPY 165,26 165,91 EUR/CHF 0,9418 0,9405 EUR/GBP 0,8311 0,8331 USD/JPY 153,07 154,63 USD/CHF 0,8724 0,8766 GBP/USD 1,2989 1,2979
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