Di Le Figaro con AFP
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1 ora fa,
aggiornato alle 17:43
La visita a Gerusalemme del ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot è stata segnata giovedì da un incidente diplomatico. I due gendarmi sono stati successivamente rilasciati.
La visita del ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot a Gerusalemme giovedì è stata segnata da un incidente diplomatico con l’ingresso della polizia israeliana “esercito” et “senza autorizzazione”secondo il ministro, su un sito appartenente alla Francia. Il capo della diplomazia ha denunciato a “Situazione inaccettabile” e si sono rifiutati di entrare a Eléona, un luogo di pellegrinaggio, mentre la polizia israeliana ha arrestato brevemente due gendarmi francesi sul posto, ha osservato un giornalista dell’AFP.
“Non entrerò (…) oggi, perché le forze di sicurezza israeliane sono entrate lì armate, senza prima ottenere l’autorizzazione della Francia e senza accettare di uscire”ha detto alla stampa. “Questo attacco all’integrità di una zona posta sotto la responsabilità della Francia rischia di indebolire i legami che ero venuto a coltivare con Israele, in un momento in cui tutti abbiamo bisogno di far avanzare la regione sulla via della paceha sottolineato.
Durante gli scontri violenti, la polizia israeliana ha circondato due gendarmi francesi, afferrandone uno con la forza e gettandolo a terra prima di caricarlo su un’auto della polizia. Il funzionario, che si era identificato, ha urlato più volte “Non toccarmi!”secondo il giornalista dell’AFP. I due gendarmi sono stati successivamente rilasciati e non è stato specificato il motivo per cui la polizia israeliana sia entrata nel luogo.
“Integrità”
L’Eleona, al cui interno si trova un monastero benedettino, si trova sul Monte degli Ulivi a Gerusalemme Est, la parte palestinese della città occupata e annessa da Israele dal 1967. Costruita sulla cosiddetta grotta del Pater, dove si dice sia Cristo hanno insegnato il Pater ai suoi discepoli, è uno dei quattro domini nazionali francesi a Gerusalemme e dintorni, con la Tomba dei Re, la Basilica di Sant’Anna e l’ex commenda crociata di Abu Accidenti con le loro chiese romaniche. “La tenuta Eléona (…) è una tenuta che non solo appartiene alla Francia da più di 150 anni, ma di cui la Francia garantisce con enorme cura la sicurezza e il mantenimento”ha detto il ministro. “L’integrità dei quattro settori di cui la Francia è responsabile qui a Gerusalemme deve essere rispettata”ha insistito.
Il 22 gennaio 20202, anche la visita del presidente francese Emmanuel Macron è stata segnata da una fuga precipitosa davanti alla basilica di Sainte-Anne. Il presidente lo aveva detto in inglese a un agente di polizia israeliano «Non mi piace quello che hai fatto davanti a me» (“Non mi piace quello che hai fatto davanti a me”). L’episodio più noto resta quello del 1996, quando anche il presidente Jacques Chirac perse le staffe contro i soldati israeliani che lo circondavano troppo da vicino lanciandogli «Vuoi che torni al mio aereo?» (Vuoi che risalga a bordo del mio aereo?), prima di chiedere ai soldati di lasciare la zona di Sainte-Anne.
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