Classificato // Di Roel Reiné. Con Aaron Eckhart, Tim Roth e Abigail Breslin.
Di tanto in tanto guardo i film prodotti da Saban Films e Classificato continua la lunga serie di spazzatura che non si può nemmeno chiamare film. Fin dai primi minuti il tono è deciso: un film catastrofico senza vera sostanza, dove le scene d’azione e i personaggi faticano a catturare l’attenzione. Quello che avrebbe potuto essere un thriller intenso e avvincente si trasforma presto in un accumulo di luoghi comuni e improbabilità che lasciano perplessi. Il primo punto che mi ha colpito è stata la povertà dello scenario. La trama sembra svolgersi senza alcuna coerenza, con buchi enormi che rendono il tutto totalmente incoerente. Immagina un sicario presumibilmente al top del suo gioco che perde completamente di vista i suoi obiettivi. L’assurdità si prolunga finché il suo capo non riesce a raggiungerlo tramite una cabina telefonica, come se tutto ciò fosse perfettamente normale in un mondo in cui gli smartphone sono onnipresenti.
Un sicario, veterano della CIA, riceve i suoi ordini attraverso gli annunci economici dei giornali da quasi vent’anni. Sua figlia, un’analista britannica dell’M16, lo trova per rivelargli che il suo capo della CIA è morto da anni e che la divisione è stata chiusa da tempo. Insieme, vanno in missione per scoprire la vera fonte delle sue direttive.
La trama è gravemente priva di logica ed è difficile lasciarsi coinvolgere emotivamente quando ogni scena sembra più irrealistica della precedente. Il personaggio principale è un vero e proprio compendio di luoghi comuni. L’eroe, che dovrebbe essere un formidabile e metodico assassino, sembra più una caricatura di questo tipo di ruolo. La sua mancanza di profondità psicologica e la sua mancanza di evoluzione nel corso del film rendono difficile entrare in empatia con lui. Abbiamo l’impressione di vedere un personaggio congelato in uno stampo, senza sfumature né originalità. Per quanto riguarda gli altri personaggi, difficilmente sono serviti meglio. Il casting, seppur promettente, non riesce a dare il meglio di sé. Aaron Eckhart, solitamente impeccabile, sembra qui completamente perso in un ruolo poco interessante. Ci chiediamo come abbiano potuto essere coinvolti attori di questo calibro in un simile pasticcio.
Anche le scene che dovrebbero essere più emotive o intense mancano di impatto, poiché la recitazione è piatta e senza convinzione. I fan dei film d’azione potrebbero essere tentati di dargli una possibilità Classificatosperando in sequenze quantomeno esplosive e ben coreografate. Sfortunatamente, questo è tutt’altro che vero. Le numerose scene di combattimento sono del tutto irrealistiche. I cattivi pesantemente armati non riescono a colpire bersagli fissi, mentre l’eroe sembra padroneggiare un fucile con la precisione di un cecchino. Alcune sequenze sono progettate così male da diventare ridicole. Ad esempio, una sparatoria in mezzo alla strada, tra turisti disinvolti, non suscita alcuna reazione realistica. Tutto ciò dà l’impressione di una messa in scena sciatta, senza alcuna preoccupazione di credibilità. Le scene d’azione dovrebbero essere il punto forte di un film come questo, ma qui non fanno altro che accentuare la mediocrità dell’insieme.
E Classificato può vantare una qualità, è quella dei suoi paesaggi. Girato a Malta, il film offre magnifici panorami dell’isola, che potrebbero quasi fungere da cartolina. In effetti, in più punti, mi sono chiesto se questo lungometraggio non fosse segretamente sponsorizzato dall’ufficio turistico maltese, poiché le inquadrature dell’isola sono così onnipresenti ed evidenziate. Ma al di là di questo scenario naturale, non c’è molto da ricordare visivamente. La calibrazione è goffa, spesso disgustosa, e non rende assolutamente giustizia alla bellezza dei luoghi. Questa è una triste osservazione, perché anche con paesaggi meravigliosi, un film non può sopravvivere a una totale mancanza di profondità narrativa e coerenza artistica. Oltre ai difetti già citati, Classificato soffre di infinite lunghezze. Alcune scene si trascinano senza motivo apparente, dando l’impressione che il film sia in perenne sospensione. Ciò rallenta inutilmente i ritmi e contribuisce a rendere l’esperienza ancora più spiacevole.
Ogni attimo sembra allungato al massimo, come se cercassimo disperatamente di riempire i minuti, senza mai riuscire a giustificare questa lentezza con una tensione drammatica. Alla fine, Classificato è una delusione totale. Tra una trama incoerente, personaggi stereotipati, scene d’azione ridicole e una regia sciatta, è difficile trovare qualcosa di positivo da portare via da questa esperienza cinematografica. Anche gli attori, per quanto talentuosi, non riescono a salvare questo naufragio. Non mi resta che consigliarvi di proseguire, tranne forse per gli amanti dei paesaggi maltesi. Ma per chi cerca un film con un minimo di coerenza e qualità, Classificato semplicemente non vale la pena soffermarsi.
Nota: 1/10. Insomma, niente da salvare in questo straccio. Oh sì, lo scenario naturale di Malta.
Uscito il 22 ottobre 2024 direttamente su VOD