Il segretario di Stato e numero 2 del Vaticano ha inviato giovedì le sue congratulazioni al presidente eletto americano Donald Trump, augurandogli “saggezza” e sperando che metta fine ai conflitti, in particolare in Ucraina, anche se non lo ha fatto. nessuna bacchetta magica”.
“Gli auguriamo molta saggezza perché è la virtù principale dei leader secondo la Bibbia”, ha detto ai giornalisti il cardinale italiano Pietro Parolin a margine di una conferenza a Roma.
Interrogato sulla promessa di Trump di porre fine alla guerra in Ucraina “in 24 ore”, mons. Parolin ha risposto: “Speriamo, speriamo. Credo che neanche lui abbia la bacchetta magica: per porre fine alla guerra, ci vuole molta umiltà e disponibilità, bisogna davvero perseguire gli interessi generali dell’umanità, piuttosto che concentrarsi su interessi particolari”.
“Speriamo che possa davvero essere un elemento di distensione e pacificazione negli attuali conflitti che dilaniano il mondo”, ha aggiunto. Per “superare la polarizzazione” della società americana, mons. Parolin ha voluto che Trump fosse anche “il presidente dell’intero Paese”.
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