Vomitare. Gli spettatori indignati testimoniano su TikTok delle loro proiezioni particolarmente estenuanti del film Anora.
Questo ritratto tragicomico di una ballerina e prostituta che sposa il figlio di un oligarca russo ha vinto la Palma d'Oro all'ultimo Festival di Cannes. Ha sedotto la sua presidente, Greta Gerwig, con il suo tempismo comico, la sua libertà di tono e la sorprendente interpretazione della sua star: la rivelazione Mikey Madison. Attrice fenomenale alla quale abbiamo dedicato un grande ritratto in questa pagina.
Sì, ma ad alcuni spettatori questi dettagli non interessano.
Vanno al cinema per altri motivi. In effetti, gli spettatori sostengono che gli uomini si sarebbero masturbati apertamente davanti alle scene di sesso e di nudo nel film di Sean Baker. Sequenze particolarmente presenti nella sua prima parte. Rumori e gesti ambigui lasciano poca ambiguità su questi atteggiamenti mostrati nel mezzo di un cinema.
“Un amico ha incontrato un vecchio che si masturbava sotto la giacca durante il film“, possiamo leggere in un post di TikTok.”Sono uscito dal cinema, dalla proiezione di Anora alle 10, e ho sentito il rumore delle cinture, il respiro pesante… dei primi dieci minuti del film“.
La prima testimonianza dello spettatore disgustato riporta la presenza di diversi uomini, di età compresa tra i 50 ei 70 anni.
“Dopo un'ora, gli uomini lasciavano la sala quando capivano che il film non avrebbe più offerto loro ciò per cui erano venuti.“, possiamo ancora leggere. Una situazione tutt'altro che eccezionale probabilmente, e queste storie disgustose non si fermano qui.
“Mano al b*”, “Sono sbalordito”, “predatori”: le sessioni del film Anora si trasformano in un incubo
È un inferno: non solo questi atti di esibizione sessuale sono paragonabili ad aggressioni ma, soprattutto, vanno contro lo scopo del film, che il cineasta Sean Baker dedica ai diritti delle lavoratrici del sesso da sempre ignorate.
Ignorata, sì: basta ascoltare questa testimonianza dell'iconico Zahia sulla “putofobia” e quest'altra affermazione molto forte che riportiamo. Ma purtroppo l’incubo non è finito se diamo fiducia a queste testimonianze.
“Sei uomini sono usciti dalla proiezione a testa bassa prima che si riaccendessero le luci”, “Gli uomini pagano la proiezione per insudiciare un film e svuotarlo del suo significato”, “Sono sbalordito”, “Abbiamo allevato generazioni di predatori mano al cazzo“, raccontano ancora queste pubblicazioni rilanciate su TikTok e che, immaginiamo fortemente, testimoniano atteggiamenti tutt'altro che rari. Dietro la Palma d'Oro, i maiali.
E un disprezzo sfolgorante per ciò che un film che porta il nome della sua protagonista vuole esprimere di lei, soprattutto nella sua seconda ora. Ma forse non è il caso di chiedere troppo a questi spettatori poco propensi a questo tipo di analisi…