Elezioni presidenziali americane: Vermont, Maryland, Connecticut… gli stati vinti da Kamala Harris

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Con la progressiva chiusura dei seggi elettorali negli Stati Uniti, tutti gli occhi sono puntati sui risultati degli “swing states”, quelli che potrebbero decidere l’esito di queste elezioni presidenziali. La vicepresidente Kamala Harris, 60 anni, che a luglio ha sostituito con breve preavviso il vecchio leader Joe Biden, potrebbe diventare martedì la prima donna a guidare la più grande potenza economica e militare del pianeta.

Gli Stati Uniti, Paese federale, hanno un sistema di suffragio universale indiretto, incoronando il candidato che riesce a raccogliere la maggioranza dei 538 elettori, ovvero almeno 270. Quasi 80 milioni di americani avevano già votato anticipatamente, su 244 milioni di elettori. Seguiremo l'annuncio dei primi risultati in tempo reale, mentre ogni stato vinto da Kamala Harris potrà far oscillare il voto.

Vermont (3 elettori)

Senza troppa sorpresa, l’ex procuratore della California ha vinto questo piccolo stato nel nord-est degli Stati Uniti. Nel 2020, Joe Biden ha ampiamente battuto Donald Trump, ottenendo oltre il 66% dei voti. Secondo le prime stime, Kamala Harris ha vinto con un margine ancora maggiore (69%).

Maryland (10 voti elettorali)

Un'onda blu sta emergendo nel nord-est degli Stati Uniti, dove Kamala Harris è la vincitrice in diversi stati, incluso il Maryland. Il suo predecessore democratico ha vinto facilmente nel 2020 (oltre il 65%). È qui che la democratica ha condotto il suo primo incontro elettorale ufficiale come candidata, lo scorso luglio.

Massachusetts (11 elettori)

Nessuna sorpresa per quest'altro Stato dell'est, già democratico, in cui si prevede la vittoria dell'ex procuratore della California. Nel 2020, Joe Biden ha ottenuto più del 65% dei voti, contro solo il 31,1% di Donald Trump.

Connecticut (7 voti elettorali)

Sempre a Est, Kamala Harris è in testa nel Connecticut, già in gran parte democratico nel 2020. Questo Stato, il cui orientamento non sorprende, non era quindi uno “swing state”, cioè stati chiave suscettibili di oscillare da un lato all'altro. altro.

Rhode Island (4 voti elettorali)

La vicepresidente degli Stati Uniti vince anche il Rhode Island, come ha fatto il suo predecessore democratico alle elezioni presidenziali del 2020, secondo le stime, anche se finora sono stati conteggiati pochissimi voti.

New Jersey (14 elettori)

Un'altra vittoria attesa per Kamala Harris: nel New Jersey, dove dovrebbe vincere come Joe Biden prima di lei. Gli ultimi sondaggi vedevano il democratico vincere senza difficoltà.

Delaware (3 elettori)

La candidata democratica è sulla buona strada per vincere nel Delaware, dove ha già quasi il 57% dei voti. Per quanto riguarda gli altri stati del nord-est degli Stati Uniti, nessun cambiamento rispetto alle precedenti elezioni presidenziali.

Illinois (19 elettori)

L’Illinois e i suoi 19 elettori rappresentano una bella presa per Kamala Harris, ma non proprio una sorpresa. Nel 2020 il candidato democratico ha ottenuto il 57,5% dei voti. Un punteggio a cui l'ex procuratore della California sembra avvicinarsi, secondo i primi conteggi.

New York (28 elettori)

Altra grande presa, dal punto di vista numerico, per il campo democratico: lo stato di New York, in cui Kamala Harris è nettamente avanti. Nelle precedenti elezioni presidenziali, Joe Biden ha ottenuto quasi il 61% dei voti, rispetto al 37,7% di Donald Trump.

Colorado (10 voti elettorali)

Alla vicepresidente viene assegnato il vincitore in Colorado, come Joe Biden prima di lei nel 2020, con un vantaggio relativamente ampio (quasi il 56%).

Washington DC (3 elettori)

Non è uno Stato in senso stretto, ma il distretto di Washington offre comunque la sua quota di voti elettorali. E Kamala Harris li ha ampiamente convinti: oltre il 92% degli elettori ha votato per il democratico.

Washington (12 elettori)

Dall’altra parte del Paese, Kamala Harris dovrebbe vincere anche nello Stato di Washington, già democratico nelle precedenti elezioni presidenziali.

California (54 elettori)

Altro contributo numerico importante, lungi dall'essere una sorpresa: Kamala Harris vince la California, secondo le prime stime. Questo Stato fa parte del “Blue Wall”, il “muro blu”, il colore tradizionalmente attribuito al Partito Democratico.

Oregon (8 voti elettorali)

La suspense non è stata molta, per quest'altro stato del “Muro Blu” che non ha deluso la sua reputazione. Kamala Harris vince l'Oregon, già democratico.

Nuovo Messico (5 voti elettorali)

Kamala Harris vince con un breve vantaggio in questo stato del sud degli Stati Uniti, già vinto dal campo democratico nel 2020 con oltre il 54%.

Virginia (13 elettori)

La vicepresidente americana ha vinto in Virginia con un piccolo vantaggio, mentre il vicino stato del West Virginia è stato vinto dal suo rivale repubblicano. Uno schema identico al 2020.

Hawaii (4 voti elettorali)

Anche se il conteggio non ha fatto progressi, lo Stato delle Hawaii è già stato assegnato al campo democratico, come era avvenuto durante le precedenti elezioni presidenziali. Qui il voto per corrispondenza è particolarmente popolare, il che spiega il ritardo nell'ottenimento dei dati.

New Hampshire (4 voti elettorali)

Il candidato democratico è, per il momento, il vincitore, con uno stretto vantaggio (51%) in questo piccolo stato del nord-est degli Stati Uniti.

Vittorie parziali (2 voti elettorali)

Kamala Harris ha vinto nel 1° distretto del Maine e nel 2° distretto del Nebraska. Il che gli porta due grandi elettori perché in questi Stati, a differenza degli altri, non vige la regola del “chi vince prende tutto”.

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