Attivisti filo-palestinesi sono entrati questo lunedì nei locali della Federcalcio francese (FFF) a Parigi per protestare contro l'organizzazione della partita dei Blues contro Israele il 14 novembre, abbiamo appreso da un portavoce della FFF.
Una ventina di manifestanti, secondo le immagini del media online Off Investigation che li accompagnavano, sedevano nell'atrio della Federazione, davanti ad una vetrina di trofei. In particolare hanno cantato la “Canzone dei Partigiani”, una canzone della Resistenza francese della Seconda Guerra Mondiale. Hanno brandito o messo a terra cartelli con la scritta in particolare “No alla partita Francia-Israele”, “Genocidio Champions League” o chiedendo alla Fifa, la federazione internazionale, di bandire Israele (“Ban Israel”).
“Un sistema di sicurezza estremamente rafforzato”
L'Squadra francese dovrà affrontare il 14 novembre quello diIsraele per la 5a giornata della Lega delle Nazioni allo Stade de France, “Una partita ad alto rischio” nel contesto della guerra in Medio Oriente, ha affermato il 17 ottobre il prefetto di polizia Laurent Nuñez. L'incontro sarà supervisionato da “un sistema di sicurezza estremamente rinforzato sia all’esterno che all’interno” dal recinto, ha detto.
Già a luglio, durante i Giochi Olimpici di Parigi, un migliaio di poliziotti e gendarmi si erano mobilitati per la partita di calcio maschile tra Mali e Israele al Parco dei Principi, a causa degli appelli alla “mobilitazione” contro la presenza della delegazione israeliana in Francia a causa di la guerra a Gaza. Non sono stati segnalati incidenti degni di nota. A settembre, invece, la partita casalinga del Belgio contro Israele nella Società delle Nazioni è stata spostata a Debrecen, in Ungheria, e si è giocata a porte chiuse, dopo il rifiuto di diverse città belghe di ospitare la partita, temendo eccessi. Il 10 ottobre, nel corso della 3ª giornata della Società delle Nazioni, anche la partita Israele-Francia, vinta 4-1 dai Blues, è stata trasferita in Ungheria, a Budapest.
Israele ha promesso di distruggere il movimento palestinese Hamas dopo il suo attacco del 7 ottobre 2023 che ha provocato la morte di 1.206 persone, per lo più civili, secondo un conteggio dell'AFP basato su dati ufficiali israeliani, compresi ostaggi uccisi o morti in prigionia. Delle 251 persone rapite, 97 rimangono ostaggi a Gaza, 34 dei quali sono stati dichiarati morti dall'esercito. L'esercito israeliano per rappresaglia ha lanciato un'offensiva devastante a Gaza che ha provocato finora 43.341 morti, la maggior parte civili, secondo i dati del Ministero della Salute di Hamas.
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