PARIGI 2024 | Petar Popovich, allenatore Moutet: “Sappiamo da tempo che Mannarino non vuole fare le Olimpiadi”

-

Quali sono le tue sensazioni dopo questa settimana in cui Corentin ha raggiunto gli ottavi di finale al Roland-Garros contro Jannik Sinner?

PP: Sono molto orgoglioso di lui. Dal suo torneo. Ciò che ha fatto è eccezionale. Buono l’inizio del match contro Sinner, dove ha vinto il primo set 6-2, sfiorando addirittura il 6-0. Nonostante abbia avuto il break in inizio secondo set, è calato di intensità, non ha più avuto la potenza d’impatto per fare la differenza, la sua palla non schizzava più come nel primo set e Sinner è riuscito allora a imporre il suo gioco.

Corentin era felice di aver potuto dare un’altra immagine di sé al pubblico venuto a sostenerlo. Secondo te è la sua forza di carattere ad affascinare il pubblico?

PP: Sono orgoglioso di lui anche perché in quattro partite non è stato ammonito. Si è comportato bene, ha lottato bene. Corentin è una persona molto motivata, ma ha bisogno di sostegno per arrivare lontano. A Parigi trovo che ogni volta giochi molto bene. Nei primi tre turni il pubblico a Lenglen era eccezionale, non l’avevo mai visto, ho assistito a tante partite, non avevo mai visto un pubblico così. Era un’energia pazzesca, era picchiarlo con questo entusiasmo attorno a lui. Domenica, sul campo Centrale, non è stata la stessa cosa che sul campo Suzanne-Lenglen. Se l’atmosfera fosse stata la stessa non avrebbe avuto questo calo di intensità nel secondo set contro Sinner. Senza dubbio Corentin avrebbe resistito ancora un po’.

Dici che è mancata la follia, ma il sostegno c’è stato, un’ola è anche uscita dalla tribuna…

PP: Sì, mancava la follia. Il pubblico lo ha sostenuto tanto quanto ha fatto con Sinner in realtà. Ricordo soprattutto questa partita del 3° turno contro il Lenglen che fu davvero eccezionale.

Abbiamo fatto troppo con il pubblico del Roland-Garros?

Il suo viaggio ti ha sorpreso? È riuscito a rosicchiare poco a poco posti nel ranking ATP ed eccolo vicino al ritorno nella Top 50 mondiale…

PP: No, per niente. All’inizio dell’anno era 145esimo nel mondo (133esimo a inizio gennaio, poi tra il 140esimo e il 147esimo posto a febbraio, ndr). Prima del Roland-Garros era 79esimo, quindi ha guadagnato circa 70 posizioni in quattro mesi. È stato costante, realizzando tre o quattro partite per torneo. Quindi non è stata una sorpresa. Quando abbiamo visto il primo turno al Roland con Nicolas Jarry a passare, 16esimo al mondo e finalista a Roma, ci siamo detti che se Corentin fosse passato, nonostante fosse una partita durissima, la classifica si sarebbe aperta. Dopodiché, spero soprattutto che continui a scalare la classifica fino ad essere testa di serie agli US Open. Questo cambia tutto in termini di tavolo e sorteggio. Ciò apre le porte per andare oltre.

Lavorate insieme da un anno e mezzo dopo un periodo difficile per Corentin, siete soddisfatti dei progressi già fatti?

PP: Sì, è stato un percorso pazzesco perché all’inizio, agli Australian Open, si è rotto i legamenti del polso, non ha potuto giocare per tre mesi e mezzo, si è operato poi ha ripreso a giocare di rovescio con una mano. Ha comunque fatto bene chiudendo la stagione 2023 al 133esimo posto mondiale, giocando solo a spicchi. Ciò gli ha permesso di migliorare altri colpi come il diritto e il servizio.

Quest’anno, Corentin Moutet ha aumentato le sue presenze sulla terra battuta e ha dato i suoi frutti perché, in linea con questo Roland-Garros, Corentin si avvicina alla qualificazione per i Giochi Olimpici…

PP: Quest’anno Corentin ha giocato sulla terra solo per i Giochi Olimpici… quello era il suo obiettivo con il Roland-Garros. È un sogno per lui. Quando si è infortunato al polso in Australia un anno e mezzo fa, stava già pensando alle Olimpiadi. Pensava che gli sarebbero mancati. Per lui era quasi un’ossessione. Negli ultimi due mesi ha guardato ogni settimana la classifica ATP per vedere la sua, quella degli altri francesi e il numero di punti da segnare per restare in testa. Di tornei ne ha giocati tanti, almeno dieci (dodici da gennaio, ndr) per fare più punti possibili. Giocavamo ogni settimana per quello. Era il suo obiettivo… ed è felicissimo di giocare i Giochi a Parigi, al Roland-Garros, abita a 5 minuti da qui, realizzerà un sogno d’infanzia.

type="image/webp"> type="image/webp"> type="image/webp"> type="image/jpeg"> type="image/jpeg"> type="image/jpeg">>>>>>>

Corentin Moutet durante il Roland Garros 2024

Credito: Getty Images

Tutto sembra combaciare per fargli disputare un bel torneo tra la terra su cui si esprime bene e il pubblico alle sue spalle…

PP: Sì, tutto è possibile, soprattutto nelle partite al meglio dei tre set. Sarebbe più facile battere giocatori molto forti perché battere i primi 3 giocatori del mondo al meglio dei cinque set è un’altra storia. Dunque è in cammino: eccolo 56esimo al mondo. Lì si prenderà una settimana di riposo, prima di giocare due tornei sull’erba, poi Wimbledon. Tornerà poi sulla terra battuta per giocare i Giochi.

Ne ha parlato con Adrian Mannarino? Adrian è in questo momento migliore di Corentin (21° contro 56°) ma non ha nascosto la sua tentazione di non partecipare alle Olimpiadi… Ne hanno parlato insieme?

PP: Sì, Adrian non li fa, quindi ufficialmente Corentin è qualificato per i Giochi. Sappiamo da tempo che Adrian non vuole competere alle Olimpiadi, perché tra lui e la terra battuta non c’è una storia d’amore…

Adrian gli aveva già detto che sarebbe stato un bene per Corentin se fosse stato classificato tra i primi 60 al mondo?

PP: Sì, vediamo Adrian quasi tutti i giorni in allenamento al CNE (Centro Nazionale di Formazione FFT, ndr) o nei tornei. Dall’altra parte c’è stato Giovanni Mpetshi Perricard che ha superato nuovamente Corentin dopo la vittoria di Lione poco prima del Roland-Garros. Anche Alexandre Müller ha iniziato a giocare davvero bene ultimamente… C’era anche Arthur Rinderknecht… quindi è stata sicuramente una gara molto combattuta fino alla fine.

type="image/webp"> type="image/webp"> type="image/webp"> type="image/png"> type="image/png"> type="image/png">immagine>>>>>>

Mpetshi Perricard, prima incoronazione in patria

-

PREV Il Re a Hoboken, dove l’esplosione di un edificio ha provocato quattro morti
NEXT Il dollaro si indebolisce contro l’euro mentre le tensioni politiche si allentano in Europa