Agnès Pannier-Runacher dichiara di aver “scelto da che parte stare”

Agnès Pannier-Runacher dichiara di aver “scelto da che parte stare”
Agnès Pannier-Runacher dichiara di aver “scelto da che parte stare”
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Ospite del grande Rendez-vous Europe 1/Cnews/Les Echos, il ministro della Transizione ecologica considera “controproducente” il fatto di aumentare le tasse sull'elettricità. Una misura prevista dal governo nella nuova Finanziaria.

Altri 1.500 emendamenti previsti nell'agenda parlamentare e le previsioni per la Finanziaria 2025 sfiorano già i 40 miliardi di euro di tasse aggiuntive. “È impossibile da sostenere economicamente e questi risparmi colpiranno le classi medie e i lavoratori”, ha dichiarato domenica 3 novembre, sul set, Agnès Pannier-Runacher, ministra della Transizione ecologica, dell’Energia, del Clima e della Prevenzione dei disastri del Grand Rendez-Vous Europe 1-Cnews-Les Echos.

E in questa legge finanziaria 2025, il governo di Michel Barnier ha annunciato un cambiamento che tocca direttamente il suo ministero: è previsto un aumento dell'imposta sul consumo finale di elettricità (TICPE). Allo stesso tempo, il portavoce del governo ha anche annunciato che non sarà previsto alcun aumento delle tasse sul gas.

“È meglio sostenere l’elettricità che il gas”, ha difeso Agnès Pannier-Runacher dichiarando di aver “scelto dalla sua parte”. Affermandosi “sfavorevole all'aumento delle tasse sull'energia in generale”, la ministra sostiene che l'elettricità in Francia “crea posti di lavoro”, oltre ad essere “sovra e senza emissioni di carbonio”.

Tassare l’elettricità più del gas sarebbe quindi “controproducente dal punto di vista economico ed ecologico”, mentre la dipendenza della Francia dal gas russo, statunitense o dal Medio Oriente è stata messa in luce all’alba della crisi sanitaria.

Questione di sovranità sulle auto elettriche

Un'altra situazione concorrenziale problematica: le auto elettriche cinesi che hanno invaso il mercato europeo e che sono soggette a una nuova tassazione approvata dagli Stati membri all'inizio di ottobre. “Dobbiamo smettere di essere ingenui: se il settore automobilistico [européen] non si adatterà, scomparirà”, prevede.

Riguardo all'aumento della sanzione ecologica per le auto a benzina e diesel in Francia, il ministro ha parlato della sfida di “sostenere una trasformazione che mette in gioco migliaia di posti di lavoro”. Quest'ultimo parla del rapido sviluppo dell'industria attorno all'auto elettrica e si riferisce ai posti di lavoro creati nei nuovi stabilimenti delle fabbriche di batterie nel nord della Francia.

“La Cina sta anche accelerando sulle tecnologie rinnovabili perché ha capito che esiste una questione economica”, aggiunge, difendendo la necessità di sostenere gli investimenti nel nucleare francese. Il ministro ha anche criticato il budget insufficiente stanziato per la transizione ecologica.

Infine, Agnès Pannier-Runacher è favorevole al mantenimento del fondo calore, che aiuta le città di medie dimensioni a investire nelle energie rinnovabili. Si potrebbero invece operare dei tagli per quanto riguarda MaPrimeRénov', il sostegno ai lavori di ristrutturazione che è già stato oggetto di diversi adeguamenti.

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