Non è impossibile conoscere i risultati la sera del 5 novembre, ma ecco perché lo spoglio potrebbe richiedere anche diversi giorni.
Martedì 5 novembre si terranno le elezioni presidenziali americane, un giorno di verità in un paese più diviso che mai tra il campo dell’ex presidente Donald Trump e il candidato democratico Kamala Harris. Anche se i seggi chiuderanno alle 19, ciò non significa che i risultati usciranno in serata. La colpa è che il territorio degli Stati Uniti è così vasto da abbracciare diversi fusi orari: gli stati occidentali continueranno a votare quando gli stati orientali avranno già finito di contare le urne.
Voto per corrispondenza, un enorme conteggio aggiuntivo
Per non parlare di una modalità di voto molto apprezzata quest’anno dagli americani: il voto per corrispondenza. A meno di una settimana dal giorno delle elezioni, 67 milioni di elettori hanno optato per questa scelta (il doppio rispetto al 2020), che dà la possibilità di votare in anticipo anziché recarsi alle urne nel D-day.
In alcuni Stati, la scheda viene conteggiata non appena viene ricevuta, in altri contemporaneamente allo spoglio, il che rischia di allungare il conteggio dei voti. Questo è quello che è successo nel 2020: lo spoglio dei voti postali ha richiesto più tempo di quello dei seggi elettorali. Che aveva giocato un brutto scherzo a Donald Trump, leader in diverse contee del Nevada, finché i voti per posta non hanno invertito completamente la tendenza a favore di Joe Biden.
Il campo repubblicano ha poi criticato duramente il metodo del voto per corrispondenza, arrivando addirittura a denunciare brogli. Donald Trump ha poi incitato i suoi sostenitori a prendere d'assalto il Campidoglio, dando vita a scene del tutto surreali. Questo metodo di voto per corrispondenza è tuttavia oggi più che incoraggiato da questo stesso campo repubblicano, che non vorrebbe lasciarsi sfuggire alcun voto…
Quando chiedere al tribunale di raccontare
Queste elezioni si preannunciano come una delle più ravvicinate nella storia degli Stati Uniti. Quelli che chiamiamo “sxing states”, questi stati decisivi in cui la differenza di voti promette di essere minima, è possibile che venga ordinato un riconteggio dei voti se il voto tra Kamala Harris e Donald Trump è troppo ravvicinato.
Questo riconteggio dei voti potrebbe persino finire in tribunale, il che potrebbe ritardare ulteriormente l’annuncio dei risultati elettorali.
Poche ore, pochi giorni… Diverse settimane?
Per tutti questi motivi sembra improbabile che il risultato finale venga annunciato la sera stessa delle elezioni. Nel 2020 ci sono voluti quattro giorni perché la vittoria fosse definitivamente concessa a Joe Biden. Al contrario, nel 2016, il risultato è arrivato nella tarda notte delle elezioni, intorno alle 2:30.
Da tenere presente un caso estremo: i risultati delle elezioni del 2000 sono arrivati dopo… 36 giorni. Il candidato Al Gore ha utilizzato tutto l'armamentario legale a sua disposizione per richiedere un riconteggio dei voti. La Corte Suprema finì per pronunciarsi a favore di George W. Bush.