Per l’Unia i commenti di Jeholet sono “goffi in un contesto di razzismo”, ma “non contro la legge”

Per l’Unia i commenti di Jeholet sono “goffi in un contesto di razzismo”, ma “non contro la legge”
Per l’Unia i commenti di Jeholet sono “goffi in un contesto di razzismo”, ma “non contro la legge”
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I commenti di domenica di Pierres-Yves Jeholet (MR) su RTL-TVI sono:infelice e goffo, in un contesto di razzismo” ma sono “non contro la legge“, secondo Patrick Charlier, direttore del Centro interfederale per le pari opportunità e la lotta al razzismo e alla discriminazione (Unia).

Interrogato sulle sue posizioni riguardo all’uso dei simboli religiosi e del velo durante un dibattito su RTL-TVI di fronte a Nabil Boukili (PTB), Pierre-Yves Jeholet ha sottolineato che il suo partito è per la neutralità dello Stato e quindi si oppone all’uso del velo nel servizio pubblico.

Il velo non deve essere motivo di discriminazione“, ha risposto Nabil Boukili, notando che alcuni paesi, come la Gran Bretagna, autorizzano l’uso di simboli religiosi in numerose funzioni. “Non venire a darci lezioni qui in Belgio“, ha ribattuto Pierre-Yves Jeholet, attaccando il suo avversario di giornata. “Ci sono delle regole, le rispettiamo. Se non ti piace, non devi restare in Belgio.

Pierre-Yves Jeholet ha così attaccato il suo avversario “su quello che è e non su quello che dice“, con “un argomento che non lo è“, secondo Patrick Charlier. Le affermazioni del liberale non sono però punibili, perché “non rappresentano una forma di incitamento all’odio“, ha continuato il presidente dell’Unia, interrogato da Belga.

Quest’ultimo ritiene inoltre che la questione del velo e del principio di neutralità dello Stato costituisca un vero e proprio dibattito, con argomenti che esistono in entrambe le direzioni. “Queste osservazioni non mettono in discussione le argomentazioni di Pierre-Yves Jeholet a sostegno del divieto in questione.“, ha detto ancora Patrick Charlier.

Belga – Foto: Belga

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