Israele conferma di aver catturato un “agente” di Hezbollah in Libano

Israele conferma di aver catturato un “agente” di Hezbollah in Libano
Israele conferma di aver catturato un “agente” di Hezbollah in Libano
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Sabato Israele ha confermato di aver catturato un “operativo di alto rango di Hezbollah” in un’operazione guidata da un’unità d’élite della marina a Batroun, a nord di Beirut, dopo che una fonte militare in Libano aveva riferito del rapimento di un “civile” da parte di un “commando”. ”.

L'uomo, il cui nome non è stato reso pubblico, “è stato trasferito in territorio israeliano” ed “è attualmente sotto inchiesta”, ha aggiunto un funzionario parlando sotto copertura dell'anonimato.

È considerato un “esperto nel suo campo” ed è interrogato da un'unità di intelligence militare, ha continuato senza approfondire.

Un “civile” rapito

Sabato scorso, una fonte militare in Libano ha annunciato all'AFP che un “commando navale” aveva rapito un “civile” libanese e che era in corso un'indagine per determinare le circostanze del rapimento. Poco dopo, un funzionario giudiziario ha puntato il dito contro Israele.

Senza rivelare l'identità del libanese rapito, l'agenzia nazionale d'informazione libanese (Ani) ha precisato che i fatti sono avvenuti venerdì all'alba a Batroun, situata a una cinquantina di chilometri da Beirut.

Secondo Ani, citando i residenti, “una forza militare” ha effettuato uno “sbarco dal mare sulla costa di Batroun”. Lei “si è recata con tutto il suo armamento in un bungalow vicino alla spiaggia, rapendo un uomo libanese prima di uscire in mare aperto su un motoscafo”.

Una fonte vicina al caso di Batroun ha assicurato all'AFP che l'uomo rapito si stava formando presso l'Istituto di Scienze e Tecnologie Marittime (Marsati) e aveva circa trent'anni. Risiedeva negli alloggi dell'Istituto.

Denuncia all'ONU

Questa è la prima volta che si verifica un'operazione del genere dall'inizio, più di un anno fa, delle violenze tra il movimento islamico libanese Hezbollah e Israele, entrato in guerra aperta il 23 settembre.

Il primo ministro libanese Najib Mikati ha chiesto al Ministero degli Affari Esteri di presentare una denuncia al Consiglio di Sicurezza dell'ONU, si legge in un comunicato diffuso dal suo ufficio, precisando che anche l'esercito libanese e la Forza ad interim delle Nazioni Unite in Libano stavano conducendo indagini.

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