Il numero dei partecipanti alla sparatoria sfociata in una gigantesca rissa a Poitiers è stato fortemente rivisto al rialzo, contraddicendo le dichiarazioni del ministro degli Interni, Bruno Retailleau.
Cinque adolescenti di 15 e 16 anni sono rimasti feriti in una sparatoria e poi in una gigantesca rissa scoppiata a Poitiers (Vienna), la sera di giovedì 31 ottobre 2024, davanti a un ristorante nel quartiere di Couronneries. Un ragazzo di 15 anni, colpito alla testa, è tra la vita e la morte.
Il ministro degli Interni aveva parlato del coinvolgimento di “da 400 a 600 persone”, cifre in definitiva del tutto esagerate dopo le informazioni fornite dal pubblico ministero Cyril Lacombe. Nello scontro tra due bande rivali sarebbero coinvolte “dalle 50 alle 60 persone”.
“Sulla scena del crimine sono stati rinvenuti undici bossoli o bossoli, sparati da un'arma semiautomatica, un fucile lungo tipo 22”, ha osservato il pubblico ministero durante una conferenza stampa, riferisce Franceinfo. Venerdì mattina è stata perquisita l'abitazione del presunto assassino, dove venerdì mattina sono stati rinvenuti munizioni ed “elementi parziali di un'arma smontata”, ma all'inizio della serata il sospettato era ancora ricercato. “Si sta utilizzando la videosorveglianza e le indagini nel quartiere continuano.”
Rinforzi della polizia almeno per tutto il fine settimana
Il pubblico ministero ha confermato che lo spaccio di stupefacenti in questo quartiere sarebbe uno dei motivi principali del violento alterco tra due gruppi rivali. Il presunto assassino sarebbe stato coinvolto nella tratta nei giorni precedenti la sparatoria.
Durante la rissa è intervenuta la polizia e gli agenti di polizia si sono trovati “in contatto”. Per respingere la folla tesa sono stati utilizzati tre lacrimogeni. I rinforzi del CRS sono schierati questo fine settimana nel distretto di Couronneries e nella città di Poitiers.
Come stanno i feriti?
Oltre a un quindicenne gravemente ferito e in pericolo di vita, altri quattro giovani sono rimasti feriti. Uno alla caviglia sinistra, un secondo al braccio destro, il terzo al piede e all'orecchio e l'ultimo alla testa ma è riuscito a lasciare l'ospedale nella notte tra giovedì e venerdì. I loro giorni non sono in pericolo.