Difesa, ambiente, economia… Cosa propone Manon Aubry agli europei?

Difesa, ambiente, economia… Cosa propone Manon Aubry agli europei?
Difesa, ambiente, economia… Cosa propone Manon Aubry agli europei?
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VSRivaleggiata in prima fila con il socialista Raphaël Glucksmann, Manon Aubry, capolista della France insoumise (LFI) alle elezioni europee, fatica nei sondaggi, accreditata, secondo gli studi, con tra il 6 e il 7% delle intenzioni di voto . Si presenta però come la candidata della sinistra unita e difende un programma mirato ad un obiettivo elettorale più ampio di quello del suo partito.

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Con la sua lista intitolata “L’Unione popolare”, quella che è deputata europea dal 2019 porta con sé un pacco – sostanzioso rispetto ai suoi concorrenti – di 485 misure che ha voluto “concrete” e “precise”. Ecco i principali.

Difesa

Se la guerra in Ucraina occupa un posto centrale nel dibattito in vista delle elezioni europee, gli Insoumi hanno una posizione precisa sull’argomento: il loro partito intende “continuare a sostenere l’Ucraina”, ma vuole appoggiarsi maggiormente all’ONU e NATO per ottenere un cessate il fuoco e una pace duratura. La lista di Manon Aubry rifiuta qualsiasi ulteriore allargamento dell’UE, in particolare all’Ucraina, perché, secondo il programma del candidato, “non è stata realizzata l’armonizzazione ecologica, sociale, fiscale e dei diritti umani”.

Manon Aubry, come la sua candidata di alto profilo Rima Hassan, è anche una dei rari candidati a menzionare sistematicamente la situazione in Medio Oriente nei suoi discorsi. Chiede il riconoscimento da parte dell’UE di uno Stato palestinese e la sospensione dell’accordo di associazione UE-Israele. Firmato nel 1995 ed entrato in vigore nel 2000, questo trattato prevede la liberalizzazione degli scambi tra le due parti.

Istituzioni

Manon Aubry ha fatto della trasparenza la madre di tutte le battaglie a livello istituzionale. Per meglio “scacciare le lobby delle istituzioni”, vuole rendere pubblici e accessibili tutti i voti dei deputati europei e degli Stati nel Consiglio dell’Ue – che è composto da tutti i capi di Stato e di governo dei paesi membri. Come altri candidati, anche il campione ribelle propone che i membri del Parlamento europeo possano presentare i propri progetti di legge – oggi solo la Commissione ha questo potere legislativo.

Economia e potere d’acquisto

Questo è il tema prioritario del programma LFI. Anche il primo dei suoi nove capitoli è intitolato “Uscire dall’austerità e condividere la ricchezza”. Manon Aubry e i suoi colleghi vogliono abrogare il Patto di stabilità e crescita, che attualmente impone agli Stati membri di limitare il loro deficit al 3% del Pil e il loro debito al 60% del Pil.

Gli Insoumi propongono invece un “Piano europeo di investimenti pubblici” contro la povertà, comprendente numerose misure sociali. Vogliono anche un’indennità di autonomia per tutti i giovani europei sotto i 25 anni e un’uscita dal mercato elettrico a vantaggio delle famiglie.

Costoso, questo piano deve essere finanziato da un’imposta permanente sui superprofitti aziendali e da un’imposta patrimoniale europea. Gli Insoumi intendono anche bloccare gli accordi di libero scambio attualmente in fase di negoziazione (come quelli siglati con l’India o la Thailandia).

Parità dei sessi

Come gli altri candidati di sinistra e Valérie Hayer, rappresentante della maggioranza presidenziale, Manon Aubry difende l’inclusione dell’aborto nella Carta europea dei diritti fondamentali. Vuole però andare oltre garantendo, ad esempio, un bilancio europeo per promuovere l’uguaglianza di genere o creando un fondo europeo per sostenere le organizzazioni femministe in Europa.

Immigrazione

Invece di rafforzare i controlli e “costruire muri alle frontiere” dell’Ue, Manon Aubry vuole rafforzare l’accoglienza di “chi cerca rifugio”. Ciò comporta un aumento degli aiuti allo sviluppo, la creazione di uno “status di disagio ambientale che porta alla migrazione forzata”, o addirittura il divieto di collocare minori o persone vulnerabili nei centri di detenzione per immigrati.

Inoltre, gli Insoumi denunciano, come l’estrema destra, lo status di lavoratore distaccato, questo sistema che consente alle aziende di assumere da altri paesi dell’UE. Ma a differenza della RN, la LFI sostiene una migliore protezione dei diritti dei lavoratori in ogni stato.

Ambiente

Il programma di Manon Aubry dedica un capitolo importante alla “pianificazione ecologica europea” proponendo di raggiungere la neutralità carbonica non nel 2050, come vuole oggi la Commissione, ma nel 2040. Allo stesso modo, gli Insoumi vogliono aumentare l’obiettivo di riduzione dei gas serra rispetto al livello del 1990 dal 55 al 70% entro il 2030.

In termini energetici, vogliono un mix energetico rinnovabile al 100% entro il 2050, escluso lo sviluppo del nucleare. Il loro programma include infine una serie di misure sulla biodiversità, come il divieto di commercializzazione di prodotti provenienti da tutti gli ecosistemi degradati.

agricoltura

Meno presente di altri partiti sull’argomento, LFI insiste tuttavia sulla necessità di difendere il livello di bilancio della politica agricola comune (PAC) per finanziare meglio la transizione ecologica ed energetica dell’agricoltura.

Trovate tutti i programmi dei principali candidati:
Europei: cosa propone Valérie Hayer tema per tema
Europei: cosa propone Jordan Bardella tema per tema

Gli europei: cosa propone François-Xavier Bellamy tema per tema
Europei: cosa propone Raphaël Glucksmann tema per tema
Gli europei: l’offerta di Marie Toussaint tema per tema
Europei: cosa propone Marion Maréchal tema per tema
Gli europei: cosa propone Léon Deffontaines tema per tema

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