Secondo il Dati INSEEquesta diminuzione è principalmente legati alla riduzione dei decessi causati dal Covid-19con circa 27.000 decessi in meno attribuiti a questa malattia rispetto all’anno precedente. A questo calo hanno contribuito anche l’assenza di un picco influenzale nel 2023 e una mortalità estiva più moderata, nonostante i periodi di caldo.
Negli ultimi due decenni (2004-2023), i dati lo dimostrano Il 3 gennaio è il giorno più mortale in Francia, con un picco di mortalità subito dopo le vacanze di fine anno. Il 15 agosto, invece, risulta essere il giorno meno mortale. Questo contrasto è in parte dovuto al comportamento dei francesi in questo periodo: il desiderio di celebrare le feste e trascorrere del tempo con la famiglia potrebbe ritardare il verificarsi della morte tra le persone in fin di vitamentre il 15 agosto, giorno estivo e festivo, registra generalmente meno morti.
Anche questa tendenza è vera Domeniche e giorni festivi, dove i decessi sono meno frequenti rispetto agli altri giorni della settimana. In questione, minor ricorso agli interventi medici e alle cure programmatema anche una maggiore presenza di parenti con malati nei fine settimana, che potrebbe indirettamente svolgere un ruolo di sostegno per le persone più vulnerabili.
Colpiscono anche le disparità stagionali: i mesi invernali, in particolare gennaio e febbraio, registrano un eccesso di mortalità dal +9% al +14% rispetto alla media annualea causa della maggiore circolazione di virus stagionali e delle frequenti complicazioni sanitarie tra gli anziani. In estate, invece, i decessi tra le persone di 60 anni e più diminuiscono dall’8% al 9%, e del 14% tra le persone di 90 anni e più.. Questo calo della mortalità estiva tra gli anziani è notevole, soprattutto dopo l’attuazione di misure di prevenzione e di sistemi di sorveglianza dopo l’ondata di caldo del 2003. Questi sistemi mirano a proteggere gli anziani, che sono particolarmente vulnerabili alle ondate di caldo.
Per i giovani la tendenza è diversa. IL I giovani di età compresa tra 1 e 17 anni hanno registrato un eccesso di mortalità in luglio (+11%) e quelli di età compresa tra 18 e 29 anni in giugno, luglio e agosto (da +6% a +7%). Questi decessi sono spesso legati a incidenti sulle strade pubbliche o in luoghi di svago, particolarmente frequenti durante le vacanze estive.. Infatti, Il 12% dei decessi tra i giovani di età compresa tra 1 e 17 anni e il 27% dei decessi tra i giovani di età compresa tra 18 e 29 anni si verificano su strade pubbliche o in luoghi pubblicirispetto a solo l’1% dell’intera popolazione.
Inoltre, La “sindrome del compleanno” costituisce un fenomeno unico: il rischio di morte aumenta nel giorno del proprio compleanno, con un aumento medio del 6% rispetto agli altri giorni dell'anno. Questo fenomeno è particolarmente marcato tra i giovani adulti: per gli uomini tra i 18 ei 39 anni il rischio di morte è il giorno del loro compleanno sale dal 21% al 24%. I fattori che spiegano questo “effetto compleanno” rimangono incerti, ma spesso vengono citati comportamenti a rischio (eccesso di alcol, stanchezza) e aspetti psicologici (desiderio di festeggiare o sensazione di isolamento).
Infine, l’analisi dell’andamento della mortalità per giorno della settimana indica che la domenica è il giorno meno mortale, con un calo del 3% rispetto agli altri giorni, mentre il martedì registra il maggior numero di decessi. I decessi ospedalieri diminuiscono soprattutto la domenica, probabilmente a causa del minor numero di trattamenti e procedure programmate. Tuttavia, tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni, la mortalità è più elevata nei fine settimana, a causa di incidenti stradali e altri incidenti nei luoghi pubblici.