Mercoledì 11 gennaio 2023 vediamo solo lei. Applaudita da una folla di leader politici, Anielle Franco scende la rampa a chiocciola che conduce al salone nobile del Planalto, il palazzo presidenziale di Brasilia. Per il suo insediamento, il nuovo ministro per l’uguaglianza razziale appare solenne, drappeggiato in un abito multicolore di tessuto beninese. In questi luoghi, devastati tre giorni prima dai rivoltosi di estrema destra, il momento è così simbolico.
Lo sa il capo dello Stato, Luiz Inacio Lula da Silva. Presente, ha voluto dare a questa scena uno splendore speciale. “Anielle” non è altro che la sorella di Marielle Franco, icona della consigliera comunale sinistra, nera e di sinistra di Rio de Janeiro, assassinata il 14 marzo 2018 insieme al suo autista Anderson Gomes. “Ho dedicato ogni minuto della mia vita alla lotta per la giustizia, alla difesa della memoria e alla crescita dell’eredità di mia sorella”insiste commossa nel suo intervento.
Quasi due anni dopo, “Anielle” (come la chiamano tutti) non ha rinunciato alla sua lotta. Nel frattempo, a 40 anni, è diventata uno dei membri del governo più apprezzati, nella classifica della rivista Tempo come una delle 100 persone più influenti della nuova generazione. “Ma sono certo che, senza la morte di mia sorella, non sarei qui oggi”ricorda il giovane ministro.
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Mercoledì 30 ottobre si è svolto, sia per il Brasile che per lei, un evento cruciale: l’inizio del processo contro Ronnie Lessa e Elcio de Queiroz, ex agenti di polizia e presunti assassini di Marielle Franco, condannati definitivamente il 31 Ottobre a 78 e 59 anni di carcere. “Fin dall’inizio abbiamo creduto in una risposta della giustizia, per quanto minima potesse essere”confida il ministro.
Marielle, diventata un’icona
Vita alta e spalle quadrate, questa ex giocatrice di pallavolo colpisce per la sua statura e la sua rilassatezza. Da Rio, dove è cresciuta, Anielle ha ereditato la naturale informalità, la schiettezza e il tipico accento, dove ogni “s” si trasforma in un suono “ch”. Ha scelto con cura il luogo dell’intervista, in un centro associativo, ai piedi della favela di Providencia, la più antica di Rio. “Il potere non mi ha cambiato in alcun modo. Rimango lo stesso»assicura questa donna, anche lei cresciuta in una baraccopoli.
Paralizzata sotto il mandato di Jair Bolsonaro (2019-2023), l’inchiesta sull’omicidio di Marielle Franco ha conosciuto un’improvvisa accelerazione a marzo. I fratelli Domingos e Joao Francisco Inacio Brazao (detto “Chiquinho” Brazao), rispettivamente consigliere della Corte dei Conti e deputato federale di Rio, nonché il commissario Rivaldo Barbosa, ex capo della polizia civile locale, sono stati arrestati con l’accusa di aver utilizzato Elcio de Queiroz e Ronnie Lessa, trasformati in sicari, per assassinare l’attivista. Il loro processo potrebbe svolgersi anche nel 2024.
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