L’autista ammette che era ubriaco quando ha investito a morte il giovane scooterista

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Un uomo di 49 anni ha ammesso di essere ubriaco al volante quando ha colpito mortalmente il conducente di uno scooter elettrico mentre tornava a casa sua a Lanaudière nel giugno dello scorso anno.

• Leggi anche: Accusato di essere stato ubriaco al volante e aver investito mortalmente un giovane in scooter

“Sì, lo ammetto. Colpevole”, ha detto Claude Chabot venerdì al tribunale di Joliette.

Sono queste le poche parole pronunciate in tribunale dall’automobilista, che aveva un tasso alcolemico superiore al limite di legge, la fatidica sera del 18 giugno 2023.

Claude Chabot, dopo aver lasciato l’udienza, al tribunale della Joliette.

Foto Laurent Lavoie

L’esito di questo caso è avvenuto davanti agli occhi della famiglia di Sébastien Corbeil, la vittima. I suoi cari sono apparsi emozionati durante la breve udienza, probabilmente rigettati nelle circostanze che hanno tolto la vita al 32enne.

Turno mortale

Lo scontro tra i due utenti della strada è avvenuto intorno alle 20 sul Chemin Sainte-Marie, a Mascouche.

Claude Chabot sarebbe salito sulla collina, poi avrebbe svoltato a sinistra per entrare nel parcheggio di casa sua.

È stato allora che ha investito la vittima, che viaggiava in senso contrario a bordo di uno scooter elettrico. Tutto questo davanti ad un cartello giallo posto a lato della strada dove si leggeva “Lentamente”.


La polizia ha setacciato il posto dopo la tragedia.

Pascal Girard / Agenzia QMI

Sébastien Corbeil indossava un casco e altri indumenti protettivi al momento della tragedia, ha confermato l’a Diario all’epoca la polizia di Mascouche.

Nonostante tutto, il trentenne non aveva scampo.


Claudio Chabot

Sébastien Corbeil indossava l’equipaggiamento protettivo al momento della tragedia.

Foto tratta dall’account Facebook di Sebastien Corbeil

La morte creò un’onda d’urto nelle persone attorno a questo appassionato di moto che, alla fine di aprile di quell’anno, aveva già percorso 5.000 km.

L’autista, che lavorava nel settore edile, è stato subito arrestato dalla polizia.

Condizioni di rilascio

Claude Chabot deve attualmente rispettare alcune condizioni per rimanere libero.

In particolare, gli è vietato guidare se non muniti di dispositivo di blocco dell’accensione ad alcool.

Il caso tornerà in tribunale il prossimo aprile per discutere la condanna da infliggere a Chabot.

Fino ad allora dovrà essere prodotto un rapporto pre-sentenza che permetta un profilo approfondito dell’imputato.

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