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Souleymane Loum
| 23 secondi fa
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Dopo aver sperimentato i pasti a pagamento in classe economica, la compagnia aerea Air France cambia marcia: forte aumento dei prezzi su tutti i suoi voli. Lì si è verificato l’aumento della tassa di solidarietà sui biglietti aerei (TSBA). Il governo francese, costretto a tappare i buchi delle finanze pubbliche per evitare l'accelerazione della pericolosa china, ha deciso di strizzare quasi tutti. I biglietti aerei non verranno risparmiati…
Il TSBA aumenterà e non di poco questo costo aggiuntivo che i clienti della compagnia di bandiera dovranno pagare. Il giro di vite, in attesa di validazione ufficiale da parte del Parlamento francese, è già stato innestato sui prezzi dei voli Air France previsti a partire dal 2025. Il governo di Michel Barnier, in gravi difficoltà, punta a triplicare l'importo di questa tassa, immaginate l'effetto sui prezzi dei biglietti.
I viaggiatori brinderanno. I supplementi varieranno a seconda della destinazione e della classe di viaggio. Per un volo nazionale o europeo in classe economica si dovrà pagare da 2,63 euro a 9,50 euro in più. Ma questo non è niente in confronto agli aumenti per i voli a lungo raggio e per le classi superiori, la tassa potrebbe salire addirittura a 120 euro per un volo in cabine Business e La Première e una percorrenza superiore a 5.500 km.
Ovviamente non verranno risparmiati i passeggeri abituali verso destinazioni come l'Algeria, le cui spese aumenteranno notevolmente. La compagnia aerea francese invoca imperativi finanziari per giustificare la modifica dei suoi prezzi prima ancora che l'Assemblea nazionale prenda una decisione. Air France si difende dicendo che sta pensando al futuro per evitare rovesci finanziari, ma ciò non è bastato a prosciugare il flusso di critiche…
I rappresentanti sindacali condannano questo aumento prima dell'approvazione del Parlamento e denunciano la mancanza di consultazione con i partner. Peggio ancora: questi aumenti non riguardano solo Air France, tutte le compagnie aeree che operano dalla Francia verranno spazzate via. Gli operatori del settore sono già preoccupati per le ricadute di questo provvedimento sulla competitività delle imprese francesi.
L’aereo potrebbe pagare molto caro questo sovrapprezzo, rispetto ad altri mezzi di trasporto. E poi ci sono i braccio di ferro in prospettiva. Se le compagnie con una forte presenza in Francia come Tunisair, Air Algérie e Royal Air Maroc (RAM) venissero colpite, si farebbe rumore. Nessuno ignora la natura esecrabile dei rapporti tra Parigi e Algeri da quando il presidente Emmanuel Macron ha scelto dalla sua parte, il Marocco. Ma anche con Rabat non sarà facile, dopo una disputa diplomatica durata quasi 3 anni e appena sepolta.
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