Aggiornamento mercati – Timide variazioni in Europa in attesa dell’inflazione

Aggiornamento mercati – Timide variazioni in Europa in attesa dell’inflazione
Aggiornamento mercati – Timide variazioni in Europa in attesa dell’inflazione
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* Wall Street e Londra chiuse per giorni festivi

* A metà sessione il CAC 40 guadagna lo 0,13% e lo Stoxx 600 lo 0,05%

* La politica della BCE deve rimanere restrittiva – Lane

* Stabilità del clima economico in Germania – Ifo

di Claude Chendjou

PARIGI, 27 maggio (Reuters) – I principali mercati azionari europei sono in verde lunedì a metà seduta ma senza molta convinzione in assenza di Wall Street e della borsa londinese, mentre la giornata è povera di indicatori in attesa dei dati mensili sull’inflazione in Europa e negli Stati Uniti.

A Parigi, intorno alle 10:30 GMT, il CAC 40 è salito dello 0,13% a 8.105,48. A Francoforte il Dax avanza dello 0,10%.

L’indice paneuropeo FTSEurofirst 300 è salito dello 0,06% e l’EuroStoxx 50 della zona euro dello 0,07%. Lo Stoxx 600, guidato dai comparti energia (+0,86%) e “utilities” (servizi alla comunità) (+0,71%) ha rosicchiato lo 0,05%.

A Londra il FTSE è chiuso per lo “Spring Bank Holiday”, mentre Wall Street prolunga la pausa del venerdì sera in occasione del “Memorial Day”, che limita i volumi degli scambi sulle borse aperte.

Unico indicatore importante della giornata, il morale degli imprenditori tedeschi a maggio è rimasto stagnante, contrariamente alle aspettative, con un indice Ifo a 89,3, dopo tre mesi consecutivi di crescita.

Gli investitori attendono soprattutto le statistiche di fine settimana sul PIL statunitense e sull’inflazione su entrambe le sponde dell’Atlantico, poiché la scorsa settimana è stata dominata dai dubbi sul ritmo del previsto taglio dei tassi di riferimento delle banche centrali, causando tensioni nel comparto obbligazionario.

Philip Lane, capo economista della Banca centrale europea (BCE), ha stimato, in un’intervista di lunedì al Financial Times, che la politica monetaria dell’istituzione dovrà rimanere restrittiva quest’anno a causa della crescita dei salari che non si normalizzerà prima del 2026. Dobbiamo parlare ancora oggi davanti all’Istituto per gli affari internazionali ed europei.

La BCE si è praticamente impegnata ad abbassare i tassi al termine della riunione del 6 giugno, ma le incertezze permangono oltre questa scadenza.

“Se l’inflazione procede come previsto, i dati di questa settimana molto probabilmente modificheranno le aspettative oltre giugno (piuttosto che durante la riunione di giugno stessa)”, prevede Ipek Ozkardeskaya, analista di mercato presso Swissquote Bank.

VALORI IN EUROPA

A Parigi, Alstom balza del 4,14% dopo l’annuncio del lancio di un aumento di capitale di un miliardo di euro che dovrebbe consentirle di risanare le sue finanze.

Stellantis avanza dello 0,94% poiché la casa automobilistica dovrebbe presto impegnarsi ad aumentare la sua produzione annua di veicoli in Italia fino a un milione di unità.

A Zurigo Temenos detiene l’1,31%, l’investitore attivista Petrus Advisers ha aumentato la sua partecipazione nel gruppo svizzero di software bancario dal 3,4% a oltre il 5%.

EFG International ha guadagnato il 3,92% e Julius Baer ha perso l’1,58%, fonti hanno riferito di trattative tra i due gruppi in vista di una possibile acquisizione del primo da parte del secondo, anche se le trattative sono ormai interrotte.

VALUTARE

I rendimenti dei titoli sovrani nella zona euro, che sono aumentati in modo significativo la scorsa settimana, faticano a trovare una direzione lunedì prima dei dati chiave attesi per la fine della settimana.

Quello del Bund tedesco a dieci anni è praticamente invariato al 2,569%, così come quello a due anni che appare al 3,076%.

I mercati monetari scontano attualmente con un’elevata probabilità circa due tagli dei tassi da parte della BCE per un totale di 58 punti base entro la fine dell’anno, mentre la probabilità di un terzo taglio è solo del 30% circa.

I CAMBIAMENTI

Il dollaro è caduto leggermente lunedì e si prevede che registrerà la sua prima perdita mensile (-1,5% a maggio) quest’anno, poiché gli investitori si concentrano sui dati sull’inflazione negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone per orientare le prospettive globali in materia di tassi di interesse.

Il dollaro ha ceduto lo 0,07% rispetto al paniere di valute di riferimento, l’euro ha guadagnato lo 0,06%, a 1,0852 dollari, e la sterlina britannica è stata scambiata a 1,2749 dollari (+0,07%).

OLIO

I prezzi del petrolio sono in ripresa dopo una settimana cupa, segnata in particolare dai “verbali” della Fed, da cui emergeva che alcuni funzionari delle banche centrali erano pronti ad aumentare ulteriormente i tassi di interesse per controllare un’inflazione considerata elevata.

Il Brent, che la scorsa settimana aveva perso circa il 2%, lunedì è salito dello 0,54% a 82,56 dollari al barile, mentre il greggio leggero americano (West Texas Intermediate, WTI) è avanzato dello 0,55% a 78,15 dollari.

NIENTE PIÙ INDICATORI ECONOMICI ALL’AGENDA DEL 27 MAGGIO (Scritto da Claude Chendjou, a cura di Sophie Louet)

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