Martedì gli Stati Uniti hanno dichiarato di aver rilevato un “piccolo numero” di soldati nordcoreani nella regione russa di Kursk, al confine con l’Ucraina, e hanno espresso preoccupazione per la prospettiva del loro utilizzo contro le truppe di Kiev.
Si tratta della prima conferma da parte di Washington di uno schieramento militare nordcoreano nella regione, dove le forze ucraine conducono un’offensiva da agosto e controllano diverse centinaia di chilometri quadrati di territorio russo.
Ci sono “indicazioni che un piccolo numero si trova già nella regione di Kursk, con circa altri duemila” in arrivo, ha detto il portavoce del Pentagono, generale Pat Ryder, in una conferenza stampa.
“Siamo preoccupati che intendano utilizzare queste forze nella lotta contro gli ucraini o che come minimo sostengano le operazioni di combattimento contro gli ucraini nella regione di Kursk”, ha aggiunto il portavoce.
Il segretario generale della Nato Mark Rutte aveva già dichiarato lunedì “di confermare che truppe nordcoreane sono state inviate in Russia e che unità militari nordcoreane sono state schierate nella regione di Kursk”, denunciando “una significativa escalation” e una “pericolosa espansione” delle forze armate nordcoreane. guerra.
Ma questo dispiegamento testimonia anche il “crescente sgomento di Vladimir Putin”, ha aggiunto il capo dell’Alleanza Atlantica.
Secondo il Pentagono, attualmente in Russia si trovano complessivamente 10.000 soldati nordcoreani.
Mosca e Pyongyang, entrambe sotto sanzioni statunitensi, hanno intensificato la cooperazione militare da quando è iniziata l’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022.
Secondo alcuni esperti, la Corea del Nord probabilmente spera in cambio di questo dispiegamento nell’acquisizione di tecnologie militari nel campo dei satelliti di sorveglianza o dei sottomarini, oltre ad ottenere garanzie di sicurezza da Mosca.
Con l’AFP
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