“Fate molta attenzione” a non abbassare la guardia, perché l’episodio di piogge torrenziali e di forti inondazioni che hanno provocato più di 155 morti continuerà per tutto il fine settimana e “può ancora provocare qualche allarme”, ha avvertito giovedì pomeriggio in dichiarazioni Rubén del Lo ha detto Campo, portavoce dell’Agenzia meteorologica statale (Aemet). E così è stato, e molto presto. Alle 6:55, Aemet ha alzato il livello di allerta da arancione – il secondo su una scala di tre – a rosso – l’allerta massima – a Huelva e, ancora una volta, sono molti in questa situazione, a causa di fenomeni già osservati ma non previsti . in anticipo. Huelva è uno dei punti caldi di questo venerdì, insieme alle Isole Baleari.
L’avviso rosso indica un grave rischio per la vita delle persone e per l’integrità delle infrastrutture e dei beni, pertanto occorre prestare la massima cautela e in nessun caso spostarsi da nessuna parte, prendere l’auto e, soprattutto, non guadare passaggi d’acqua, anche se portano poca corrente. Non bisogna avvicinarsi al letto di nessun fiume e bisogna tenere conto se ci si trova in una zona a rischio di alluvioni e bisogna mettersi in salvo. Anche se nella zona non piove, la portata può aumentare notevolmente e all’improvviso, inondazioni improvvise o inondazioni improvvise come quelli avvenuti durante il Martedì Nero.
“In città come Cartaya si registrano piogge torrenziali, con 117 litri per metro quadrato in meno di tre ore, di cui 70 in una sola ora. L’allerta resta attiva, per ora, fino alle 9:00. La dana continuerà a causare condizioni meteorologiche avverse», ha spiegato Aemet in un messaggio su X. L’intensità della dana (depressione isolata ad alti livelli) ha già costretto Aemet a farlo. lanciare cinque rossi in quattro giorni: martedì a Valencia e Málaga, mercoledì a Cadice e giovedì a Castellón. Questa virulenza, insieme alla persistenza – l’allarme speciale è durato fino a giovedì e la situazione durerà almeno fino a domenica – sorprende i meteorologi, che parlano di un dana atipico o di una nuova generazione di dana, dopati dal cambiamento climatico. Anche se per fare il punto bisogna aspettare la conclusione, si stanno producendo numerosi record di precipitazioni: mercoledì, ad esempio, è stato il giorno più piovoso a Jerez de la Frontera (Cadice) da record: 115 litri, di cui 81 caduti in sei ore.
Questo venerdì, giorno di Ognissanti e inizio di un lungo fine settimana festivo in cui la DGT chiede di non recarsi a Valencia, epicentro della catastrofe, le avversità si concentrano “in punti delle Isole Baleari e di Huelva e, di fronte al fine settimana, la Dana “potrebbe scatenare nuovamente tempeste sul Mediterraneo, alcune di forte intensità”, riassume il portavoce. Oltre a quella rossa di Huelva, restano sotto segnalazione cinque comunità dell’Aemet, dell’Andalusia, delle Baleari, della Catalogna, dell’Estremadura e, ancora una volta, della Comunità Valenciana. L’allarme è arancione, il secondo livello su una scala di tre, in tutte le comunità, tranne l’Estremadura, dove è giallo, il minimo.
“È festa e sono tanti i viaggi in tutta la Spagna e alle Baleari, dove ci aspettano piogge e temporali con accumuli anche di 50 litri in un’ora, che possono già portare a qualche improvviso allagamento dei viali. Ci sono zone anche di Maiorca dove in poche ore si possono accumulare 120 litri”, teme Del Campo. Gli stessi danni hanno già provocato chiusure stradali e inondazioni nelle Isole Baleari nelle prime ore di domenica e lunedì. Ma venerdì può essere anche una giornata “avversa” nella provincia di Huelva, dove in un’ora possono cadere 30, 40 litri per metro quadrato.
Inoltre bisogna prestare attenzione “ancora all’Andalusia occidentale, all’Estremadura e al Mediterraneo, dalla Catalogna alla Comunità Valenciana, dove si possono aggiungere dai 20 ai 30 litri in più nelle zone dove ha già piovuto” il giorno prima. Sabato continua l’instabilità nell’arco mediterraneo. Il pericolo maggiore sarà ancora una volta nelle Isole Baleari, dove l’allerta è arancione, mentre Catalogna e Comunità Valenciana restano gialle.
E domenica «attenzione perché sarà ancora una nuova giornata di instabilità in tutto il Mediterraneo, dalla Catalogna allo Stretto e alle Baleari». Inoltre, nella zona a sud di Tarragona, a nord di Castellón e nelle punte di Teruel, come questo venerdì, potrebbero verificarsi temporali anche forti o persistenti. Sotto segnalazione, entrambe in giallo, la Comunità Valenciana e la Catalogna. “La parte più avversa del temporale era originariamente prevista fino a giovedì, ma è normale che in situazioni come queste duri un po’. Insomma, la dana può ancora provocare qualche spavento nel fine settimana», conclude l’esperto.