Emmanuel Macron pronto “ad andare a un referendum in qualsiasi momento” sulla contestata riforma del corpo elettorale

Emmanuel Macron pronto “ad andare a un referendum in qualsiasi momento” sulla contestata riforma del corpo elettorale
Emmanuel Macron pronto “ad andare a un referendum in qualsiasi momento” sulla contestata riforma del corpo elettorale
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Emmanuel Macron pronto “ad andare a un referendum in qualsiasi momento” sulla contestata riforma del corpo elettorale

Emmanuel Macron si dice pronto a sottoporre a referendum nazionale la contestata riforma del corpo elettorale in Nuova Caledonia, soprattutto se gli eletti locali non riusciranno a trovare un accordo sull’argomento, in un’intervista parigino e pubblicato sabato.

“Posso andare al referendum in qualsiasi momento” su questa riforma già adottata dal Senato e poi dall’Assemblea, sostiene il Capo dello Stato, ricordando però che il suo desiderio iniziale è che gli eletti caledoniani si accordino su “un accordo globale che arricchirebbe il testo già votato dal Parlamento”. Il Presidente della Repubblica annuncerà la sua decisione in ” un mese “, secondo il quotidiano, la data in cui si deciderà se quest’anno potranno svolgersi le elezioni provinciali.

Dopo un voto negli stessi termini da parte delle due Camere, il presidente può infatti scegliere, se ratificare una riforma costituzionale, se convocare un referendum o il Congresso, cioè deputati e senatori, a Versailles.

È quest’ultima opzione quella che fino ad allora era stata favorita, mentre i parlamentari dovevano ratificare questo scongelamento del corpo elettorale prima del ” fine di giugno “ha indicato Emmanuel Macron a metà maggio.

“Assumo un gesto di pacificazione e apertura ma non prenderò mai la decisione di rinviare o sospendere sotto la pressione della violenza”ripete Macron a Le Parisien.

Il Capo dello Stato ribadisce inoltre il suo desiderio che gli eletti della Nuova Caledonia siano d’accordo “un accordo globale che arricchirebbe il testo già votato dal Parlamento”. Una sfida, quando il dialogo tra indipendentisti e non indipendentisti sembrava essersi fermato almeno fino al suo arrivo. “Tutti mi hanno dato l’impegno di riprendere il dibattito globale”continua Macron, stimandolo“non si può dire che non abbia fatto del mio meglio per dare alla pace ogni possibilità”.

Il Capo dello Stato aveva così aperto la porta al voto dei caledoniani su un potenziale accordo nato dalle discussioni tra gli eletti locali, con la speranza di allentare la tensione che rimaneva alta sabato. “Anche se finissimo le violenze, dovremo vivere di nuovo insieme. Questa è la parte più difficile”ammette il capo dello Stato.

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