AGGIORNAMENTO SETTIMANALE-Sui mercati, inflazione sotto stretta sorveglianza

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AGGIORNAMENTO SETTIMANALE-Sui mercati, inflazione sotto stretta sorveglianza
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24 maggio (Reuters) – I dati sull’inflazione negli Stati Uniti, nell’eurozona e in Giappone influenzeranno gli scambi commerciali nei prossimi giorni, mentre l’accorciamento del ciclo di consegna dei regolamenti attraverso l’Atlantico potrebbe causare alcune turbolenze. Le elezioni sudafricane saranno seguite anche dagli investitori.

Riepilogo delle prospettive di mercato per i giorni a venire:

1/ DINAMICA DEI PREZZI

L’inflazione PCE, l’indicatore preferito della Federal Reserve per la dinamica dei prezzi, sarà pubblicata il 31 maggio e sarà fondamentale per la prossima decisione di politica monetaria della banca centrale.

L’inflazione CPI pubblicata all’inizio di questo mese ha rallentato più del previsto, dando agli investitori la speranza che l’istituzione taglierebbe i tassi più velocemente del previsto, e più del previsto.

I verbali dell’ultima riunione della Fed mostrano che la banca centrale è fiduciosa nella continuazione del processo di disinflazione, ma che è disposta ad attendere ancora diversi mesi prima di abbassare i tassi per riportare la dinamica dei prezzi al livello target.

2/ LA VITA DOPO GIUGNO

La Banca Centrale Europea (BCE) si è quasi impegnata ad allentare i tassi a giugno, e l’istituzione sta ora cercando di mantenere la suspense sul resto della sua traiettoria di politica monetaria.

I dati sull’inflazione di maggio, previsti il ​​31 maggio, potrebbero mostrare che la dinamica dei prezzi rimane volatile: il consensus prevede che l’inflazione questo mese sarà al 2,5%, rispetto al 2,4% di aprile.

Secondo gli economisti della Société Générale, la BCE abbasserà i tassi a giugno e settembre, poi si fermerà in attesa del primo taglio dei tassi da parte della Federal Reserve e per avere maggiori informazioni sulla dinamica salariale. Meno certe appaiono le aspettative degli operatori di mercato circa la data di un secondo calo.

“Con una crescita salariale elevata e una Fed spinta ad aspettare e vedere, ci aspettiamo che la BCE mantenga un discorso restrittivo”, scrivono gli economisti.

3/ IL GIAPPONE IN VISTA

La dinamica dei prezzi in Giappone sarà attentamente monitorata, poiché gli investitori cercheranno di anticipare quando la Banca del Giappone alzerà nuovamente i tassi, a seguito della storica decisione presa durante la riunione di marzo.

Lo yen debole continua a erodere i consumi e i dati sull’inflazione pubblicati il ​​31 maggio potrebbero aumentare la pressione sui responsabili della politica monetaria.

Il 31 maggio verranno pubblicati anche i dati sugli interventi del Ministero delle Finanze sui mercati dei cambi, poiché i mercati stimano che il governo abbia recentemente sostenuto la sua valuta, nonché il programma di acquisto di obbligazioni della BOJ. Gli operatori cercheranno indicazioni di una riduzione degli acquisti da parte della banca centrale.

4/ TEMPO E DENARO

La transizione dal ciclo di regolamento di due giorni a quello di un giorno (noto come “T+1”) negli Stati Uniti, Canada e Messico non è priva di problemi, mentre i volumi degli scambi stanno aumentando vertiginosamente oltre l’Atlantico.

L’aumento dei volumi degli scambi aumenta il rischio che più operazioni possano fallire, innescando una corsa alla liquidità per i clienti non statunitensi, che potrebbero aver bisogno di prendere rapidamente in prestito dollari per coprire le operazioni sospese.

Il passaggio a un ciclo di regolamento T+1 è generalmente considerato essenziale per il rafforzamento e l’efficienza dei mercati finanziari. Tuttavia, vista la differenza di fuso orario, lo spostamento implica che l’Asia passerà a un ciclo T+0, mentre i preparativi per il cambio di ciclo sono considerati inadeguati.

La transizione avverrà il 28 maggio negli Stati Uniti per le azioni, il credito, i titoli municipali e altre categorie di titoli.

5/ FINE DEL REGNO PER L’ANC?

Mercoledì si terranno le elezioni parlamentari in Sud Africa e, per la prima volta dalla fine dell’apartheid 30 anni fa, l’African National Congress (ANC) al potere potrebbe perdere la maggioranza parlamentare.

Se l’ANC non riuscisse a raccogliere il 50% dei voti, il partito dovrà allargare la propria coalizione per poter continuare a governare.

Il rand e gli asset sudafricani potrebbero trarre vantaggio dall’ingresso nella coalizione dell’Alleanza Democratica, un partito più favorevole alle imprese rispetto agli Economic Freedom Fighters (EFF) di estrema sinistra. I mercati sarebbero tuttavia preoccupati se l’EFF o il MK, un partito recentemente creato dall’ex presidente Jacob Zuma, si unissero alla coalizione.

La legittimità del presidente Cyril Ramaphosa potrebbe essere messa in discussione anche a livello interno se la performance elettorale dell’ANC fosse ritenuta deludente.

(Scrittura di Rae Wee, Lewis Krauskopf, Naomi Rovnick, Sinead Cruise e Marc Jones, grafica di Vineet Sachdev, Pasit Kongkunakornkul, Prinz Magtulis e Sumanta Sen; compilata da Karin Strohecker, Corentin Chappron per la versione francese, a cura di Blandine Hénault)

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