L’attività del settore privato britannico rallenta a maggio: crescita moderata e pressione sui prezzi in calo

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Secondo i dati preliminari del Purchasing Managers’ Index (PMI) pubblicati giovedì da S&P Global e CIPS UK, l’espansione dell’economia britannica ha perso velocità nel mese di maggio.

L’indice PMI composito flash, che riflette l’attività complessiva del settore privato, è sceso da 54,1 di aprile a 52,8 di maggio, al di sotto delle aspettative degli analisti di 54,0. Questo calo indica un rallentamento della crescita del settore privato per il secondo mese consecutivo.

Il rallentamento è particolarmente visibile nel settore dei servizi, dove il PMI è sceso da 55,0 a 52,9. D’altro canto, il settore manifatturiero ha registrato un leggero miglioramento, con l’indice PMI salito a 51,3, il livello più alto da luglio 2022.

Nonostante questo rallentamento, l’economia britannica continua a crescere, ma a un ritmo più moderato rispetto all’inizio dell’anno. S&P Global prevede una crescita dello 0,3% per il secondo trimestre, rispetto allo 0,6% del primo trimestre.

Un aspetto positivo da notare è il calo delle pressioni inflazionistiche. L’indicatore dei prezzi ha registrato il livello più basso da ottobre, il che potrebbe indurre la Banca d’Inghilterra a tagliare i tassi di interesse entro l’estate.

“Gli indicatori PMI rafforzano le aspettative di un taglio dei tassi della Banca d’Inghilterra ad agosto, se i dati continueranno a muoversi nella giusta direzione quest’estate”, ha affermato Chris Williamson, capo economista di S&P Global.

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