Lunedì 21 ottobre avete presentato la vostra roadmap di marketing e vendite per il 2025. Di cosa si tratta?
Citiamo innanzitutto l’offerta “drive to store 360” sviluppata con Unibail-Westfield e che è unica sul mercato. Si basa sull’intelligenza artificiale e sull’analisi delle immagini che consentono una precisione molto elevata. È disponibile negli otto centri Westfield, che rappresentano 3,5 milioni di ingressi settimanali, e permette di misurare la performance di una campagna DOOH all’interno di un centro commerciale sul traffico del negozio che l’ha annunciata. In totale ti ricordo che siamo presenti nei primi 50 mall di Francia con tutte le società immobiliari. Abbiamo 2.500 schermi per coprire 17 milioni di acquirenti settimanali. L’offerta verrà implementata sulle campagne OOH dal 2025 con diverse tecnologie.
Avete anche annunciato una revisione delle vostre offerte DOOH…
Sì, sono stati riprogettati in termini di prezzo e flessibilità, con l’obiettivo di ridurre del 20% il CPM delle campagne digitali. Mentre alcuni operatori media hanno scelto di cambiare riferimento per la durata dei loro spot [20 secondes au lieu de 30 en TV]sarà uno spot di dieci secondi ogni cinquanta secondi a tempo pieno (e non al minuto) e ogni 90 secondi in accesso (e non ogni 120 secondi). Acceleriamo quindi la ripetizione. Stiamo inoltre ampliando l’offerta DUOOH, che abbina gli schermi digitali all’arredo urbano di 2 mq nei centri storici, in tutte le città in cui siamo presenti. Stiamo finalmente affrontando in modo programmatico il nostro intero inventario, incluso l’iconico schermo gigante di Westfield-La Defense.
Come vuoi rilanciare il mercato alla fine dell’anno?
Creiamo un’offerta speciale per il Black Friday, in cui l’inserzionista paga per 7 giorni e viene trasmesso per 10 giorni. E stiamo lanciando un’offerta “Doppi highlight” alla fine dell’anno e durante i saldi invernali, dove per ogni campagna acquistata tra la fine di novembre e la fine di dicembre sui nostri 3.000 schermi DOOH, offriamo lo stesso numero di spot nel gennaio 2025, dove l’attività è più attenuata.
Modifichi la tua firma per evidenziare la vicinanza. Si tratta di adattare meglio il nuovo nome dell’azienda?
È una firma “Close to you” facile da ricordare, e che ci somiglia: siamo i media della città e dei suoi cittadini. Vogliamo essere ancora più vicini a “te”, ovvero al cittadino-consumatore, all’inserzionista, all’agenzia media e al concedente (ente locale, proprietario terriero, azienda dei trasporti). Volevamo qualcosa di ambizioso e sul registro delle emozioni e della vicinanza con tutto il nostro pubblico. C’è anche semplicità, cordialità e responsabilità. La firma darà origine a una campagna nazionale, ideata con la casa creativa Precisely, sulle nostre reti a partire dalla parentesi incantata dell’estate 2024 a Parigi.
Hai vinto l’appalto per l’arredo urbano di Tolone. È la città più grande dopo il cambio di nome?
Sì, si tratta di un contratto per i prossimi dodici anni per la gestione dei rifugi passeggeri nella metropoli di Tolone-Provenza-Mediterraneo fino al 2036. Si tratta di 389 mobili in dodici comuni. Si tratta infatti di un guadagno storico in una metropoli di oltre 500.000 abitanti, e del più grande contratto vinto dal cambio di azionista e nome all’inizio del 2024. Siamo già partner a Tolone di RATP Développement e operatore di 280 autobus. Abbiamo fatto un’offerta innovativa in termini di eco-responsabilità. L’area metropolitana di Tolone ci ha ritenuto un attore solido che avrebbe rappresentato un’alternativa all’operatore storico. Il Sud rappresenta dal 10 al 15% del nostro fatturato. Siamo presenti anche ad Avignone, Aix-en-Provence e Salon-de-Provence che abbiamo rinnovato a luglio. Abbiamo rinnovato anche gli RLA, i tram dell’autorità di Nizza.
Sei candidato al prossimo bando di Parigi?
Ovviamente. Abbiamo presentato la nostra offerta il 28 agosto. Si tratta di un contratto di due anni con un inventario ridotto rispetto a quello attuale e di cui siamo stati operatori per cinque anni. Però è importante perché è una vetrina che raggiunge gli inserzionisti nazionali. La città di Parigi stima a 35 milioni di euro in due anni. Con lei abbiamo un rapporto estremamente produttivo e armonioso. Abbiamo fatto la nostra migliore offerta possibile. Il contratto attuale scade a fine marzo 2025. Ricordo che parliamo di 1630 mobili, ovvero solo il 10% del totale dei volti della città di Parigi intra muros. Si tratta quindi di una percentuale molto bassa dell’inventario pubblicitario commerciabile e riteniamo che per gli inserzionisti, le agenzie media e l’intero ecosistema sia necessaria una pluralità di offerte a Parigi.
E nella Grande Parigi, che tipo di offerta richiede?
Abbiamo infatti proposto un’offerta alla SGP (Société des Grands Projets) ma non voglio rivelarne il contenuto. Completerebbe di fatto il contratto parigino.