un centro di detenzione amministrativa a Lione che presto verrà chiuso per condizioni di vita indegne?

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La giustizia amministrativa esamina, questo lunedì, una procedura di rilascio provvisorio da parte del foro di Lione che chiede la chiusura di un centro di detenzione amministrativa per condizioni di vita “indegne”.

Un’osservazione allarmante. Questo lunedì la richiesta degli avvocati del foro di Lione riguardante la chiusura di un centro di detenzione amministrativa (CRA) sarà esaminata dalla giustizia amministrativa. Nell’ambito di una procedura di rilascio provvisorio, denunciano le condizioni di vita “indegne” e chiedono che il centro chiuda i battenti per poter essere adeguato agli standard.

Durante l’ultima visita dell’Ordine degli avvocati a febbraio, sono stati rilevati “problemi di accesso nutrizionale o di accesso alle cure” affrontati dai detenuti, ma anche di privacy, come “l’impossibilità di ‘andare in bagno chiudendo una porta’. “L’osservazione è che la situazione non sta migliorando e che sta peggiorando sempre di più”, ha detto all’AFP la vicepresidente Sara Kebir.

Condizioni di vita “disumanizzate”.

E queste non sono le prime critiche rivolte a questo CRA, situato vicino all’aeroporto di Lione Saint-Exupéry. Nel 2023, l’ex presidente del Lione, Marie-Josèphe Laurent, e il senatore EELV del Rodano Thomas Dossus, mettevano in guardia dal “clima di violenza inaccettabile” all’interno del CRA, generato da “condizioni di vita completamente disumanizzate” .

Anche il controllore generale dei luoghi di privazione della libertà (CGLPL), Dominique Simonnot, ha notato nello stesso anno “gravi disfunzioni”: spazi abitativi senza aperture o illuminazione naturale, recinzioni e porte blindate onnipresenti, magazzini sporchi, punti d’acqua fuori servizio, letti senza materassi. Furono inviate raccomandazioni all’allora primo ministro Elisabeth Borne, ma nessuna di esse fu presa in considerazione, secondo Sara Kebir.

Queste condizioni di vita, che secondo Sarah Kebir “attaccano le libertà fondamentali” delle persone detenute, si svolgono in un CRA recente e che è un progetto pilota. Questo centro, inaugurato nel 2022, è costato 25 milioni di euro e ha una capienza di 140 posti. Si trova vicino all’aeroporto di Lione Saint-Exupéry, vicino a un primo centro (CRA1).

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