CRITICO – In quest’opera di 400 pagine, il romanziere francese continua l’opera di riabilitazione di una delle regine più odiate della storia.
Caterina de’ Medici, che regnò sulla Francia per trent’anni all’ombra dei suoi figli, gli ingloriosi Francesco II, Carlo IX ed Enrico III, è da tempo avvolta in una leggenda nera, nera come gli abiti da lutto che non lasciò mai dopo la morte. di suo marito, Enrico II, nel 1559. Già durante la sua vita, protestanti e cattolici, che erano in guerra sotto la guida di grandi famiglie rivali, la odiavano, accusandola di tutti i mali che travolgevano la Francia. Le fazioni cattoliche, in particolare il popolo di Parigi, lo criticarono per aver dato troppe promesse ai protestanti, e questi ultimi per non averne date abbastanza. Libels la presentava come un lupo assetato di sangue, corrotto e machiavellico. Gli furono attribuiti gli orribili massacri di Saint-Barthélemy: la faccenda era più complicata, ma la sua fama si costruì nei secoli successivi.
Nel 19 ° secoloe secolo, tuttavia, gli storici iniziarono a chiarire le calunnie e i fatti riguardanti
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