Un triste epilogo in una città tranquilla. Un anno dopo la scomparsa della giovane Lina, che aveva lasciato la sua casa a Plaine nel Basso Reno, lo shock e l’emozione hanno invaso un altro villaggio a quasi 400 chilometri di distanza: Sermoise-sur-Loire, nella Nièvre.
Questo mercoledì, la consueta calma di questa cittadina di 1.600 abitanti è stata improvvisamente sconvolta dal ritrovamento del corpo dell’adolescente. La fine di tredici mesi di mistero e di attesa per i suoi cari, che sono aumentate le richieste di testimoni per ritrovare l’alsaziano.
“Dovevamo passare a 20 metri dal ragazzo”
La speranza è finita alla fine della frazione di Tuileries. Lì, il corpo della quindicenne riposava nel letto del Peuilly, un piccolo ruscello che nasce a sud di Nevers e che sfocia nella Loira. Passando per il bosco.
“Quest’estate mia figlia è venuta a trovarmi, abbiamo portato a spasso il cane, dovevamo passare a 20 metri dal ruscello dove hanno trovato il bambino” confida Bernard, venuto 20 anni fa per godersi la tranquillità del borgo di una sessantina di abitanti .
Casa sulla collinetta, vista dell’area di ricerca
In prima linea nella zona di ricerca: una coppia di veterinari del bestiame (mucche e cavalli) la cui casa su una collinetta confina con un campo e l’inizio di una zona boscosa. “Lina è stata ritrovata praticamente davanti a casa loro”, dice Bernard, ancora sotto shock.
Il resto dopo questo annuncio
A due case di distanza, anche Sylvie è sbalordita. Questa infermiera in pensione percorre quotidianamente il percorso delle Tuileries, unico itinerario del villaggio e scorciatoia ben nota agli abitanti della zona, per raggiungere Magny-Cours e Nevers. “Dormo con la finestra aperta, siamo in una città dove non succede mai nulla. Non potevo immaginare di essere a due passi dal cadavere”, lamenta il settantenne.
La caccia a Samuel Gonin, il presunto assassino di Lina morto in carcere, ha portato gli investigatori a 70 chilometri di distanza, a Corancy, a settembre.
E al municipio di Sermoise, il passaggio del Franc-Comtois a bordo di una Ford Puma nella regione rimane un mistero: “Ignoriamo completamente cosa lo ha portato qui e anche come gli investigatori sono stati condotti qui. Grazie al GPS? Al confine? A un cacciatore o a un camminatore? » si chiede Manuel De Jesus, sindaco di Sermoise-sur-Loire.
Sermoise, scena del suicidio di Pierre Bérégovoy
Questo giovedì, la Route des Tuileries e lo Chemin des Prunes (una strada vicina) sono state chiuse al traffico per facilitare il lavoro degli investigatori, scandito dal via vai di diverse squadre di gendarmeria e vigili del fuoco. Un tumulto che il villaggio non vedeva dal suicidio di Pierre Beregovoy, 31 anni fa.
Il 1° maggio 1993, l’ex primo ministro di François Mitterrand si suicidò in un luogo chiamato “Pouplier-seul” lungo il canale Sermoise-sur-Loire. L’unica tragedia che ha segnato la città. Scosso ancora una volta da una tragica morte, il villaggio dovrà riuscire a svelare i suoi ultimi segreti sul caso Lina, prima di ricadere nell’oblio.
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