Netanyahu e Biden coopereranno per favorire il rilascio degli ostaggi…

Emmanuel Macron questa sera ha denunciato una “mancanza di professionalità” tra ministri, giornalisti e “commentatori”, accusandoli di “commenti distorti” su Israele, che hanno dato luogo ad una vivace polemica con il primo ministro israeliano.

“Penso di dire abbastanza sulla situazione in Medio Oriente da non aver bisogno di un ventriloquo. Tutto ciò è la prova, in sostanza, di una disintegrazione del dibattito pubblico e di una mancanza di professionalità», ha denunciato il presidente francese a Bruxelles, a proposito delle sue dichiarazioni riportate durante il Consiglio dei ministri a Parigi.

“Non c’è alcuna ambiguità. La Francia è sempre stata al fianco di Israele”, ha affermato, in un contesto di forti tensioni con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. “Questo impegno rimane, come abbiamo dimostrato anche quest’anno partecipando alla difesa di Israele” di fronte agli attacchi dell’Iran e degli Houthi, ha assicurato Emmanuel Macron

I due capi di Stato hanno assicurato che collaboreranno per favorire la liberazione degli ostaggi detenuti a Gaza. Nel corso di un’intervista telefonica, il presidente americano si è congratulato con Benjamin Netanyahu per la morte del leader del movimento islamico palestinese, si legge in un comunicato stampa. I due leader hanno anche ritenuto che si trattasse di “un’opportunità per favorire la liberazione degli ostaggi” e che avrebbero “cooperato per raggiungere questo obiettivo”.

“Il corpo del leader di Hamas Yahya Sinouar è ​​arrivato poco tempo fa al Centro nazionale di medicina legale” di Tel Aviv, dove dovranno essere effettuati “ulteriori esami”, secondo un comunicato della polizia diffuso stasera ai media.

“Il nostro pensiero va alle 1.200 vittime dell’atroce attentato terroristico del 7 ottobre, in particolare ai nostri 48 connazionali morti quel giorno o in prigionia, agli ostaggi ancora detenuti a Gaza e a tutti i loro parenti, in Israele, in Francia e altrove”, scrive il Ministero degli Affari Esteri francese in un comunicato stampa.

“La morte di Yahya Sinouar deve permetterci di voltare pagina sulla guerra a Gaza: serve il rilascio immediato di tutti gli ostaggi, un cessate il fuoco immediato e l’ingresso massiccio di aiuti umanitari nell’enclave, per intraprendere la strada della ricostruzione e pace”, aggiunge.

“Gli ordini di evacuazione da parte di Israele sembrano avere lo scopo di isolare completamente il nord di Gaza dal resto del territorio palestinese”, ha accusato Volker Türk in una conferenza stampa presso la sede dell’ONU a New York. “Mentre i bombardamenti e altri attacchi continuano, ci sono serie preoccupazioni per uno spostamento forzato di civili su larga scala, che non rispetterebbe i criteri del diritto internazionale in materia di evacuazione per imperativi militari”, ha sviluppato l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani.

Volker Türk ha chiaramente avvertito Israele che “uno spostamento forzato di gran parte della popolazione del nord di Gaza costituirebbe un crimine di guerra”.

L’esercito israeliano, che dalla fine di settembre conduce un’offensiva militare di terra contro gli Hezbollah libanesi, ha annunciato giovedì la morte di cinque suoi soldati uccisi in Libano, senza specificare la data.

Cinque soldati dell’unità di ricognizione Golani “sono caduti in combattimento nel sud del Libano”, si legge in un comunicato dell’esercito israeliano, portando a 19 il numero di soldati israeliani uccisi dall’inizio dell’offensiva di terra.

“Questa guerra deve finire affinché Israele sia al sicuro, gli ostaggi vengano rilasciati, le sofferenze a Gaza finiscano e il popolo palestinese possa esercitare i propri diritti alla dignità, alla sicurezza, alla libertà e all’autodeterminazione”, ha dichiarato il vicepresidente americano di Milwaukee, nello stato americano del Wisconsin.

“Ora è possibile immaginare un ‘day after’ a Gaza senza Hamas al potere, così come una soluzione politica che offra un futuro migliore sia per gli israeliani che per i palestinesi”, ha detto Joe Biden in una nota. “Yahya Sinouar è ​​stato un ostacolo insormontabile al raggiungimento di tutti questi obiettivi. Questo ostacolo non esiste più”.

La guerra “non si fermerà” prima della cattura di tutti gli autori di questo sanguinoso attacco compiuto nel sud di Israele e della restituzione di “tutti gli ostaggi” detenuti a Gaza, ha assicurato il capo di stato maggiore dell’esercito, generale Herzi Halevi, in un dichiarazione dopo una visita sul luogo in cui è stato ucciso il leader del movimento islamico palestinese.

“Il Forum delle famiglie degli ostaggi accoglie con favore la notizia dell’eliminazione di Yahya Sinouar e ci esorta ad approfittare di questo importante passo avanti per garantire il ritorno degli ostaggi”, ha affermato l’associazione in una nota.

“Ora più che mai dobbiamo agire con tutti i mezzi possibili per riportare indietro i 101 ostaggi che sono ancora tenuti in condizioni orribili dai terroristi di Hamas a Gaza”, ha detto il presidente israeliano Isaac Herzog in una dichiarazione pubblicata su X.