“I francesi hanno subito uno shock da iperinflazione pazzesco”, ha affermato l’amministratore delegato di Carrefour Alexandre Bompard

“I francesi hanno subito uno shock da iperinflazione pazzesco”, ha affermato l’amministratore delegato di Carrefour Alexandre Bompard
“I francesi hanno subito uno shock da iperinflazione pazzesco”, ha affermato l’amministratore delegato di Carrefour Alexandre Bompard
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“Negli ultimi due anni il motore dei consumi si è fermato”spiega Alexandre Bompard, amministratore delegato di Carrefour e presidente della Federazione del Commercio e della Distribuzione (FCD), “perché i francesi hanno subito uno shock da iperinflazione pazzesco”. Ils “acquista meno prodotti” et “hanno rinunciato alla qualità, al biologico, all’ortofrutta, le pescherie sono crollate”riferisce. “Oggi l’inflazione è in calo, ma lo shock è ancora presente e il motore dei consumi non si è riavviato”.

“In altre geografie, anche in paesi simili a noi, come Spagna, Italia, Belgio, i volumi di consumo hanno ripreso a crescere mentre in Francia sono ancora leggermente negativi e questo la dice lunga. ‘stato d’animo del consumatore francese’sottolinea Alexandre Bompard. “Inoltre, il tasso di risparmio in Francia è al 17%, un tasso straordinariamente alto e che riflette la preoccupazione dei consumatori francesi”.

“Dobbiamo dare potere d’acquisto ai francesi, cercare riduzioni quando i prezzi delle materie prime sono scesi”afferma ancora Alexandre Bompard. “Quando crollano il grano, lo zucchero, l’olio d’oliva, bisogna riuscire a ottenere riduzioni dai maggiori produttori agroalimentari”ha detto. L’amministratore delegato di Carrefour chiede anche che lo siano le materie prime agricole “santuario”con a “costo di produzione necessario” alla distribuzione di massa ma che comporta a “prima trattativa [des agriculteurs] con gli industriali”.

“Le misure annunciate” nell’ambito della legge finanziaria 2025 “costituiscono un testa a coda della politica economica”si lamenta anche Alexandre Bompard. Il capo del colosso della distribuzione critica soprattutto l’aumento temporaneo delle tasse che il governo vuole imporre ad alcune centinaia di aziende. Alexandre Bompard ironizza sul lato temporaneo, dicendo che può farcela “elenco delle imposte cosiddette temporanee divenute permanenti”. Inoltre non sembra convinto dell’idea di un assegno alimentare finanziato dall’Iva: “È un’intenzione lodevole, ma non sono sicuro che oggi dovremmo dire ai francesi che stiamo aumentando le tasse”indica. “Non voglio riferirmi alla tassazione: qual è la mia missione, investire nella qualità del cibo”.


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