La NASA lancia un’ambiziosa missione su Giove

La NASA lancia un’ambiziosa missione su Giove
La NASA lancia un’ambiziosa missione su Giove
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Informazioni chiave

  • La sonda Europa Clipper è stata lanciata dalla Florida con l’obiettivo di determinare se Europa, la luna di Giove, potrebbe ospitare la vita.
  • La missione si concentrerà sull’oceano sotterraneo che si ritiene esista sotto la spessa calotta glaciale di Europa e comprenderà 49 sorvoli ravvicinati in un periodo di tre anni.
  • La NASA ha progettato la navicella spaziale per resistere alle intense radiazioni di Giove e ha incorporato una tettoia in titanio e alluminio all’interno della navicella.

Lunedì la NASA ha lanciato un veicolo spaziale dalla Florida con l’ambizioso obiettivo di determinare se Europa, la luna di Giove, potrebbe ospitare la vita. La missione si concentra sul vasto oceano sotterraneo che si ritiene esista sotto la spessa calotta di ghiaccio di Europa.

Europa Clipper, una sonda robotica a energia solare, è decollata dal Kennedy Space Center a bordo di un razzo SpaceX Falcon Heavy. Il suo viaggio durerà circa 5,5 anni e coprirà 2,9 miliardi di chilometri prima di raggiungere la sua destinazione, l’orbita di Giove, nel 2030.

Il design della navicella spaziale

La missione è la più grande navicella spaziale della NASA progettata per l’esplorazione planetaria, misura circa 30,5 metri (100 piedi) di lunghezza e 50 piedi (17,6 metri) di larghezza quando le sue antenne e i pannelli solari sono completamente estesi. Con un peso di circa 6.000 kg, le sue dimensioni sono paragonabili a quelle di un campo da basket.

Sebbene il suo diametro sia solo un quarto di quello terrestre, si ritiene che l’oceano di acqua liquida salata di Europa contenga il doppio del volume della Terra. Gli scienziati ritengono che questo vasto specchio d’acqua, che potrebbe essere il luogo di nascita della vita sul nostro pianeta, potrebbe fornire condizioni simili per la vita extraterrestre.

Obiettivi della ricerca

Europa, che ha un diametro di circa 3.100 km, circa il 90% di quello della nostra Luna, è considerata un ottimo candidato per ospitare la vita oltre la Terra. Il suo involucro ghiacciato, il cui spessore è stimato a 15-25 km, contiene un oceano la cui profondità è stimata a 60-150 km.

L’amministratore associato della NASA, Jim Free, ha sottolineato che Europa è uno degli ambienti più promettenti del nostro sistema solare in termini di potenziale abitabilità, chiarendo al contempo che questa missione non è destinata alla ricerca di organismi viventi. “Ciò che scopriremo su Europa”, ha detto Free, “avrà profonde implicazioni per lo studio dell’astrobiologia e per il modo in cui vediamo il nostro posto nell’universo.

Dettagli operativi

Gli obiettivi della missione includono la misurazione delle profondità dell’oceano interno e dello strato di ghiaccio sovrastante, la mappatura della composizione della superficie lunare e la ricerca di pennacchi di vapore acqueo che potrebbero eruttare dalla crosta ghiacciata dell’Europa. A partire dal 2031, Europa Clipper effettuerà 49 sorvoli ravvicinati di Europa in un periodo di tre anni, avvicinandosi fino a 25 chilometri alla sua superficie.

Questa missione presenta sfide significative a causa dell’intensa radiazione ambientale che circonda Giove, il pianeta più grande del nostro sistema solare. Giove ha un campo magnetico circa 20.000 volte più forte di quello terrestre, che gira e accelera le particelle cariche, creando radiazioni dannose. Per proteggere i suoi delicati componenti elettronici, la NASA ha incorporato una volta in titanio e alluminio all’interno della navicella spaziale Europa Clipper.

Protezione dell’astronave

Nonostante il formidabile ambiente radioattivo, la NASA ha progettato Europa Clipper per resistere all’intensa energia di Giove pur rimanendo abbastanza sensibile da raccogliere dati critici sull’ambiente di Europa. La navicella spaziale trasporta più di 2.750 kg di propellente per il suo viaggio e utilizza una manovra di assistenza gravitazionale che coinvolge Marte e la Terra per aumentare il suo slancio.

Una volta in orbita, i vasti pannelli solari della sonda raccoglieranno la luce solare per alimentare i suoi nove strumenti scientifici, componenti elettronici e altri sottosistemi.

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