Brioches, croissant, panini e altri dolci diventeranno prodotti di lusso? Il prezzo del burro sfuso è aumentato di quasi il 55% dall’inizio dell’anno, arrivando oggi a quasi 10 euro al chilo. I primi ad essere colpiti sono panettieri e pasticceri, essendo il burro un elemento essenziale per il loro lavoro, presente in quasi tutte le ricette.
Alcuni professionisti potrebbero trovarsi in difficoltà e quindi dover aumentare i prezzi. Frédéric Martin, il panettiere di Châtillon-sur-Colmont, proprietario del negozio Al Délices Châtillonnais, non ha previsto di far pagare di più ai propri clienti, per il momento, perché lo aveva già fatto nel 2023 a causa dell’aumento delle bollette elettriche : “Quello che avevamo aumentato è venuto a compensare questo. I prezzi sono aumentati di 10 centesimi, a casa sono 1,20 euro per un cornetto e 1,30 per il pane al cioccolato. I clienti se ne rendono conto ma beh, vendiamo meno pasticcini durante la settimana, è pur sempre un piacere per il fine settimana Dobbiamo gestire al meglio le perdite in modo che non ne rimangano troppe ogni sera.
Anche Vincent Feiller, panettiere del quartiere Ferrié di Laval, non ha intenzione di aumentare i prezzi. E per evitare un valzer di etichette, ha installato sul suo computer un software di contabilità in grado di reagire molto rapidamente, spiega: “C’è un piccolo allarme rosso quando raggiungiamo soglie elevate per l’acquisto di materie prime. Per il momento ci basiamo sui prezzi medi che abbiamo a Laval, 1,20 euro per il croissant e 1,30 per il pane al cioccolato. Bisogna pensare a essere coerenti e avere un margine consistente alle spalle, questa è la cosa più importante.
Non è solo il burro a costare caro ai professionisti del settore. Significativo anche l’aumento del prezzo del cacao, altra materia prima essenziale, di oltre il 60% dall’inizio dell’anno.
