E ” contenuti pornografici e psicologicamente pericolosi »: così presenta l’associazione SOS Education Il club dei bambini perduti di Rebecca Lighieri (POL), opera presente, insieme ad altre 13, nella selezione dell’Académie Goncourt. L’espressione è ripresa da una lettera inviata al primo ministro Michel Barnier, con copiata da diversi ministri, tra cui quelli della Cultura e dell’Istruzione nazionale.
L’associazione ritiene che l’opera non possa essere nelle mani degli studenti delle scuole superiori, a causa “ natura pornografica delle scene di sesso “, ma anche di una storia” sullo sfondo della depressione adolescenziale, dell’uso regolare di droghe e alcol, dell’autodistruzione».
Un libro problematico?
Pubblicato il 22 agosto in occasione dell’inizio dell’anno letterario, presso la casa editrice POL (gruppo Madrigall), Il club dei bambini perdutiè firmato da Rebecca Lighieri, pseudonimo dell’autrice Emmanuelle Bayamack-Tam, vincitrice dell’Inter Book Prize e del Premio Medici per altre opere pubblicate successivamente.
Piuttosto applaudito dalla stampa, letteraria e non,Il club dei bambini perdutiesplora la complessa relazione tra la 27enne Miranda e i suoi genitori, una famosa coppia di attori, Armand e Birke. Le relazioni familiari sono disfunzionali, con genitori e figli che si allontanano costantemente e cadono nella reciproca incomprensione.
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Divisa tra i punti di vista di Armand e Miranda, la storia evoca le domande dell’uno o dell’altra, le ansie e le delusioni. Affronta anche la sessualità dei personaggi, in un modo troppo crudo, secondo l’associazione SOS Education, che menziona “un susseguirsi di atti sessuali dettagliati, pratiche scatologiche e sadomasochistiche“, così come “un ambiente incestuale permanente e banalizzato».
L’organizzazione ha allegato alla sua lettera, leggibile a questo indirizzo, una selezione di estratti selezionati dell’opera, a sostegno delle sue osservazioni. “Per uno studente delle scuole superiori, anche se è un consumatore di pornografia (sa che è una trasgressione), un libro del genere messo nelle sue mani dall’Educazione Nazionale costituisce una forma di garanzia morale che egli interpreterà come una noiosa iniziazione. e malsano“, insiste nel suo discorso al Primo Ministro.
Abbiamo provato a contattare l’editore POL per discutere di quest’opera e della sua presenza nella selezione del Prix Goncourt des lycéens, senza successo.
Controllare le letture
L’associazione SOS Education, creata nel 2001, si è interessata inizialmente ai metodi di apprendimento della lettura, promuovendo l’approccio sillabico negli anni 2000. Si è rapidamente concentrata sui contenuti dei programmi, in particolare in materia di educazione sessuale e di lotta contro la sessualità discriminazione di genere.
Nel 2007 si oppose alla mostra “Pene sessuale», che presentava Titeuf alla Cité des Sciences e tentava di partecipare all’educazione sessuale dei giovani. Da notare che è stato oggetto, nel 2020, di una relazione della Corte dei Conti sulle sue finanze, che concludeva “che le spese sostenute dall’associazione negli esercizi finanziari dal 2013 al 2018 non erano in linea con gli obiettivi perseguiti dall’appello pubblico alla generosità».
La struttura è molto vicina agli ambienti conservatori, ma anche all’estrema destra: il 4 novembre 2023, Sophie Audugé, delegata generale e portavoce di SOS Educazione, ha partecipato alla conferenza di “Vigilant Parents”, un collettivo di genitori di studenti di Festa della Riconquista di Éric Zemmour. Le preoccupazioni di SOS Educazione coincidono spesso con quelle dell’estrema destra: del resto, l’Giornale della domenicaun settimanale di estrema destra, ha ampiamente diffuso la missiva di SOS Educazione…
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In quest’ultimo, l’associazione assicura che “L’Istruzione Nazionale deve istituire una commissione per verificare la selezione prima che i libri vengano studiati in classe“. Ella evidenzia, nella sua lettera, il caso di Robin (il nome è stato sostituito), di 14 anni, che “presentava disturbi post-traumatici in seguito allo shock provocato dalle pagine lette».
Le preoccupazioni della struttura ricordano quelle del direttore del liceo La Mennais, a Ploërmel (Bretagna), che l’anno scorso aveva avuto latigre tristeda Neige Sinno, del CDI dello stabilimento per “proteggere i giovani» di passaggi «di grande violenza».
Il diritto imprescrittibile di non leggere
Creato nel 1988, il Prix Goncourt des Lycéens è assegnato ogni anno dagli stessi studenti delle scuole superiori: ne partecipano 2000, ovvero una cinquantina di classi: gli istituti concorrono e i selezionati ricevono i libri. Poi gli studenti delle scuole superiori hanno due mesi per leggere i romanzi, con l’aiuto degli insegnanti. Durante questo intenso periodo di lettura vengono organizzati sette incontri regionali tra autori e studenti delle scuole superiori.
Ricordiamo che i libri studiati sono quelli della selezione dell’Accademia Goncourt, e sono quindi in concorso per il Premio Goncourt e per il Premio Goncourt per gli studenti delle scuole superiori.
Per questo motivo la selezione dei libri resta strettamente legata a quella dell’Académie Goncourt. “I temi affrontati nei romanzi contemporanei, e quindi nei romanzi in competizione per il Premio Goncourt, sono numerosi e vari perché riflettono il mondo e la società.», sottolinea il Ministero dell’Istruzione nazionale, da noi intervistato.
«Prima della lettura delle opere viene svolto dai docenti un lavoro di preparazione e discussione con gli studenti, così come durante tutta la lettura e discussioni per la scelta del prezzo», ricorda il ministero, che insiste sulla mediazione svolta dal personale docente. In quanto tale, il “L’organizzazione del premio Goncourt per gli studenti delle scuole superiori comunica con gli insegnanti interessati per realizzare questa mediazione durante tutto l’anno scolastico», ve lo assicuriamo.
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Un testo scioccante può quindi essere discusso in classe, offrendo l’occasione per affrontare con gli studenti argomenti complessi e difficili. Ma “tutti i lettori hanno il diritto inalienabile di non leggere un libro», ricorda il Ministero dell’Istruzione nazionale. “Non è richiesta la lettura e se gli studenti esprimono il proprio desiderio di non leggere un’opera hanno il diritto di farlo.»
«Il Ministero dell’Istruzione Nazionale è pienamente attento e consapevole delle preoccupazioni che possono essere espresse riguardo ad alcuni romanzi, ma assicura che, ogni anno, il sostegno degli studenti da parte dei team didattici mira a creare per loro le migliori condizioni possibili per la partecipazione al Premio Goncourt per gli studenti delle scuole superiori», termina l’amministrazione.
Fotografia: Premio Goncourt per gli studenti delle scuole superiori 2024