Mentre l’EPFL si svuota, ci sistemiamo per la notte all’UNIGE

Mentre l’EPFL si svuota, ci sistemiamo per la notte all’UNIGE
Mentre l’EPFL si svuota, ci sistemiamo per la notte all’UNIGE
-

Mentre l’occupazione dell’Università di Losanna (UNIL) continua da diversi giorni, gli studenti dell’Università di Ginevra (UNIGE) e dell’EPFL si sono uniti al movimento che “denuncia il genocidio di Gaza e l’inerzia delle università. I membri del Coordinamento studentesco per la Palestina (CEP) si sono riuniti martedì pomeriggio all’Uni-Mail, in riva al lago, e nell’edificio di architettura dell’EPFL.

In quest’ultimo caso la situazione era particolarmente tesa. Rifiutando ogni dialogo con gli occupanti, la direzione dell’istituto vodese ha ordinato loro di lasciare i locali prima delle 17:30. Poco prima delle 18, sotto la minaccia di un’evacuazione forzata, gli studenti sono finalmente partiti da soli. Intorno all’edificio erano presenti numerose le forze dell’ordine, pronte a intervenire.

«L’EPFL rappresenta davvero un altro livello di repressione», confida uno studente vodese, riferendosi anche all’evacuazione forzata avvenuta all’EPFZ all’inizio del pomeriggio. Mercoledì, infine, dovrebbero svolgersi le trattative a porte chiuse con la direzione dell’EPFL.

A Ginevra l’occupazione si è svolta pacificamente. Più di 300 studenti hanno partecipato all’assemblea generale del CEP intorno alle 16:00. Alcuni dei suoi membri hanno annunciato che l’incontro sarebbe continuato durante la notte. “Ci viene detto che l’università vuole discutere, ma il rettorato non viene. Porta i tuoi materassi e le tue cose, dormiamo qui!” uno dei partecipanti al movimento ha cantato attraverso il megafono.

Nonostante i lunghi colloqui con il portavoce dell’alma mater, Marco Cattaneo, e con il direttore del corso di laurea in Relazioni internazionali, Frédéric Esposito, “non abbiamo parlato con nessun membro del rettorato”, si rammarica il CEP. Vogliamo che Audrey Leuba (la rettrice ndr) venga ad accogliere le nostre richieste. Altrimenti restiamo!” Pertanto è stata presa la decisione di continuare l’occupazione nella notte tra martedì e mercoledì.

“Vogliono delle conclusioni immediate, ma queste devono arrivare con il dialogo. Dobbiamo prima concordare le condizioni di questo dialogo”, ha affermato Marco Cattaneo, che sostiene una discussione su un periodo di tempo più lungo. Il manager nota che la decisione di restare all’Uni-Mail per la notte cambia la situazione. “L’edificio chiude alle 22:00. Oltre a ciò, l’occupazione diventa illegale”. L’alma mater non commenta un possibile intervento della polizia per sfrattare gli studenti.

All’Unil, mentre il dialogo con il rettore era interrotto, le trattative sono riprese martedì pomeriggio. Gli studenti, però, hanno deciso di continuare in ogni caso ad occupare i locali fino a mercoledì mattina.

-

PREV Fine del processo sull’incidente del TGV Est, decisione il 10 ottobre
NEXT Marvin Harrison Jr. colpito da una causa multimilionaria da parte di Fanatics