Il processo contro l’ex presidente americano per l’utilizzo di documenti riservati è stato rinviato a data da destinarsi.
Un tribunale della Florida ha rinviato a tempo indeterminato l’inizio del processo penale contro l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, accusato di aver fatto un uso negligente di documenti riservati, secondo una decisione resa martedì.
Il processo in questo caso contro il candidato repubblicano alle presidenziali di novembre avrebbe dovuto aprirsi il 20 maggio, ma il giudice federale ha ritenuto questa data insostenibile a causa del numero di richieste preliminari presentate alla corte. Non ha fissato una nuova data.
La decisione del giudice Aileen Cannon, annunciata martedì 7 maggio, rende sempre meno probabile che Donald Trump venga giudicato in questo caso prima delle elezioni presidenziali del 5 novembre, per le quali sarà il candidato del Partito Repubblicano contro il Presidente Democratico Joe Biden.
Udienze preliminari fino al 22 luglio
Anche se il processo avrebbe dovuto aprirsi il 20 maggio, a seguito delle indagini supervisionate dal procuratore speciale Jack Smith, l’accusa e la difesa hanno convenuto che questa data avrebbe dovuto essere rinviata.
Aileen Cannon, giudice distrettuale nominato da Donald Trump nel 2020, ha affermato che il processo non potrebbe iniziare nella data originariamente prevista, senza fissare una nuova data. Le udienze preliminari si terranno fino al 22 luglio.
Donald Trump deve affrontare circa 40 accuse federali, di cui si è dichiarato non colpevole, per aver conservato documenti sensibili sulla sicurezza nazionale nella sua casa di Mar-a-Lago in Florida dopo la fine del suo mandato presidenziale nel gennaio 2021 e per aver ostacolato gli sforzi della giustizia per recuperarli.
In passato gli avvocati dell’ex presidente avevano chiesto che il processo si svolgesse dopo le elezioni di novembre, proponendo il 12 agosto come data potenziale in risposta a un’ingiunzione del giudice Cannon. Jack Smith ha proposto una data a luglio.
Donald Trump, attualmente sotto processo a New York per il pagamento effettuato a Stormy Daniels nel 2016 in violazione delle leggi sulla campagna elettorale, denuncia come manovre politiche tutti i procedimenti giudiziari contro di lui.
Il giudice Aileen Cannon ha respinto due richieste degli avvocati di Donald Trump di ritirare le accuse contro il loro cliente. Altre mozioni sono ancora pendenti.
