La BCEAO è autorizzata a riacquistare 77 miliardi di franchi CFA in titoli pubblici del Niger?

La BCEAO è autorizzata a riacquistare 77 miliardi di franchi CFA in titoli pubblici del Niger?
La BCEAO è autorizzata a riacquistare 77 miliardi di franchi CFA in titoli pubblici del Niger?
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Secondo un articolo pubblicato dall’agenzia Ecofin il 4 maggio, e ripreso da diversi siti, la BCEAO si prepara a riacquistare 77 miliardi di titoli pubblici del Niger il 7 maggio. Si noti che il paese è andato in default sul proprio debito il giorno successivo alle sanzioni. Ha ripreso a prendere in prestito il 26 aprile, mobilitando 457 miliardi di FCFA in 3 diverse operazioni, apprendiamo. Secondo l’articolo, l’operazione di riacquisto ha come obiettivo titoli emessi dal Niger, che scadono in un periodo compreso tra 3 mesi e 3 anni.

La BCEAO, seguendo l’approccio della BCE (la Banca Centrale Europea), non è autorizzata a intervenire sul mercato primario del debito, vale a dire non deve in nessun caso acquistare titoli emessi da uno Stato membro. Perché questo equivarrebbe a finanziare direttamente questo Stato, a stampare moneta per questo Stato. Questo è proibito. D’altro canto, può riacquistare titoli, cioè acquistare titoli già detenuti dai primi acquirenti? In altre parole, può intervenire nel mercato del debito secondario? Le cose sembrano un po’ poco chiare a questo livello. Questa operazione sembra essere la prima di questo tipo dalla creazione del mercato del debito subregionale nel 2015.

Per indurre le banche a vendere senza timore di perdite i titoli nigerini in loro possesso, la BCEAO ha precisato che potranno vendere questi titoli “senza necessità di una correzione al ribasso del loro valore contabile”, in altre parole questi titoli saranno riacquistati dalla BCEAO a il valore contabile iniziale se questo è superiore al prezzo corrente di vendita, ovvero al prezzo di mercato. L’obiettivo della BCEAO, come si vede, è quello di alleviare il Paese da una parte del suo debito assumendolo in vista di una futura ristrutturazione, permettendo quindi al Paese di “respirare”.

Facendosi carico di parte del debito nigerinol’istituzione è nel suo ruolo?

Certamente si tratterebbe di debiti che il Niger dovrà pagare, verrebbe da dire? Ma spetta alla BCEAO intervenire nel normale funzionamento del mercato? Perché non lasciare che questo Stato ristrutturi tutto il suo debito con i suoi creditori? Spetta alla BCEAO farlo? Si ricorderà che nel contesto della crisi del debito greco, la ristrutturazione del debito di questo paese è stata effettuata dalla troika FMI-UE-BCE.

Non è solo la Bce a farsi carico di questa operazione.

L’operazione equivarrebbe ad un finanziamento diretto dell’economia greca, cosa vietata dai trattati di questa istituzione.

Questo tipo di “accordo” deve essere evitato nella zona CFA. Anche altri Stati potrebbero richiedere un trattamento simile, poiché anche per loro la crisi del debito sembra profilarsi all’orizzonte. Potrebbero basarsi su questo precedente per chiedere all’istituto di farsi carico di una parte del loro debito, debito che poi ristruttureranno con esso. Non saremo lontani dalla “macchina da stampa”. La BCEAO deve evitare di finanziare direttamente i paesi in qualsiasi forma. Conosciamo tutti l’origine delle attuali difficoltà del Niger. Questo paese aveva un’economia resiliente con buoni indicatori. Oggi questa economia è a terra per ragioni che conosciamo. È normale che il mercato del debito sancisca questa situazione.

Montagna Douglas

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