“Hanno tutti un buco in…”: ritrovati i corpi di tre surfisti scomparsi, causa di morte insopportabile

“Hanno tutti un buco in…”: ritrovati i corpi di tre surfisti scomparsi, causa di morte insopportabile
“Hanno tutti un buco in…”: ritrovati i corpi di tre surfisti scomparsi, causa di morte insopportabile
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Jake e Callum Robinson, rispettivamente di 22 e 20 anni, provenivano dalla Gold Coast in Australia. Appassionato di surf fin da piccolo, erano venuti in Messico per godersi le onde perfette di Bocana de Santo Tomas. Jack Carter, 21 anni, era originario della California. Era anche un surfista esperto e aveva viaggiato in Messico per perseguire la sua passione, spiega Il parigino.

I tre amici sono stati visti l’ultima volta il 27 aprile. Preoccupati di non vederli ritornare, i loro parenti avevano lanciato l’allarme. Le ricerche condotte dalle autorità locali lo hanno reso possibile trovano il loro pick-up bruciato non lontano da dove sono stati successivamente scoperti i corpi. Le indagini presero presto una svolta criminale. Secondo le prime informazioni i tre surfisti sarebbero stati vittime di un tentativo di rapina andato storto. Le famiglie delle tre vittime sono arrivate in Messico per identificare formalmente i corpi.

Tre sospetti arrestati e favorita la pista del cartello del Golfo

Tre sospetti sono stati arrestati in relazione a questo caso. Tra loro, una donna che sarebbe stata in possesso di una foto delle vittime sul suo cellulare. Le autorità messicane non hanno fornito per il momento prove convincenti, ma si privilegia l’ipotesi di un regolamento di conti legato al traffico di droga. Lo è, infatti, lo stato della Bassa California, dove è avvenuta la tragedia uno dei più violenti del Messico a causa della presenza dei cartelli del narcotraffico.

Nel 2015, due surfisti australiani erano già stati uccisi nello stato di Sinaloa, nel Messico nordoccidentale. E nel 2023, presunti membri del cartello del Golfo hanno rapito quattro americani nella città di Matamoros, al confine con gli Stati Uniti. Due di loro sono stati uccisi.

Il Messico è afflitto dalla violenza

Questi tragici omicidi mettono in luce la violenza che affligge il Messico da molti anni. L’ondata di violenza che ha travolto il paese dal lancio di una controversa operazione antidroga da parte del governo federale nel 2006 ha più di 450.000 morti e 100.000 dispersi. Una piaga che non risparmia nessuno, nemmeno i turisti stranieri che vengono a godersi i paesaggi paradisiaci del Messico.

Hanno tutti un buco in testa prodotto da un proiettile di pistola“, ha dichiarato il Procuratore Generale dello Stato, Maria Elena Andrade. Una frase agghiacciante che riassume l’orrore di questa tragedia e la brutalità che regna in alcune regioni del Messico. La morte di questi tre giovani surfisti, venuti semplicemente per condividere la loro passione per le onde, è un nuovo simbolo della violenza cieca che sta colpendo questo Paese.

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