LIVE – Libano: 40 Paesi chiedono che sia garantita la sicurezza delle forze di pace

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Almeno 40 paesi sabato hanno dato il loro “pieno” sostegno alla Forza ad interim delle Nazioni Unite dispiegata nel sud del Libano (UNIFIL).

Secondo le Nazioni Unite, negli ultimi giorni sono rimasti feriti cinque operatori di pace.

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Condanniamo fermamente gli ultimi attacchi contro le forze di pace. Tali azioni devono essere immediatamente interrotte ed essere adeguatamente indagate.“, hanno scritto 34 paesi contributori alla Forza ad interim delle Nazioni Unite dispiegata nel sud del Libano (UNIFIL), secondo una lettera pubblicata sul conto X della missione della Polonia alle Nazioni Unite.

E”Esortiamo tutte le parti in conflitto a rispettare la presenza di UNIFIL, garantendo in ogni momento la sicurezza e l’incolumità di tutti i suoi dipendenti.“, continuano questi Stati, ai quali se ne sono aggiunti altri sei.

Venerdì Israele è stato preso di mira dopo che l’UNIFIL ha accusato le truppe israeliane di “sparare”ripetutamente“e”deliberare“sulle sue posizioni.”Riteniamo che il ruolo dell’UNIFIL sia particolarmente cruciale alla luce delle crescenti tensioni in Medio Oriente“, hanno insistito ancora una volta questi 40 paesi.

L’UNIFIL ha avvertito sabato del conflitto regionale “catastrofico“, mentre l’esercito israeliano combatte contro gli Hezbollah libanesi e Hamas palestinese, alleati dell’Iran. È preso di mira dal fuoco israeliano che da venerdì scatena una protesta diplomatica globale con condanne unanimi, anche da parte degli Stati Uniti, alleati di Israele.

Questa forza delle Nazioni Unite è schierata nel sud del Libano per fungere da cuscinetto contro Israele. Questa forza, che conta più di 9.500 soldati, è stata coinvolta nel fuoco incrociato tra Israele e Hezbollah da quando il movimento filo-iraniano ha aperto un fronte contro Israele nell’ottobre 2023.

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La redazione di TF1info

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