Il Maestro del Gioco (TF1): Come ha fatto Max Boublil a diventare complice?

Il Maestro del Gioco (TF1): Come ha fatto Max Boublil a diventare complice?
Il Maestro del Gioco (TF1): Come ha fatto Max Boublil a diventare complice?
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“12 celebrità hanno ricevuto un misterioso invito a partecipare a un insolito gioco di investigazione in una sontuosa residenza isolata dal mondo in cui nulla andrà come previsto.” È così che TF1 ha in parte annunciato il suo nuovo programma intitolato The Master of the Game, i cui primi due episodi sono stati trasmessi questo venerdì 11 ottobre. L’obiettivo? Scopri chi è la celebrità, conosciuta da tutti e di cui tutti conoscono il volto e il nome, che c’è dietro il maestro del gioco. Le 12 personalità, incluso Max Boublil, sono state selezionate e scelte perché “Conosciuti per i loro ruoli di agenti di polizia sullo schermo, appassionati di enigmi, giochi di fuga o romanzi polizieschi”. Entrando nel gioco, gli altri 11 candidati non sapevano che la celebrità nascosta aveva un complice e ancor meno che si trattasse di Max Boublil. L’attore ha accettato di raccontarci i suoi sentimenti riguardo a questo ruolo.

Eri stato avvertito fin dall’inizio che avresti avuto il ruolo di complice?

Max Boublil: All’inizio pensavo che avrei fatto il giocatore e nel fine settimana, prima di partire per la campagna, mi chiamavano per dirgli: “Accetterai questo ruolo? E’ un trascinatore del gioco”. Ho detto: “Aspetta, Déborah, sinceramente è troppo. Non lo so.” Mi ha detto che sarebbe stato carino se fossi stato io e basta, ho accettato. E francamente, quando me lo hanno detto, quando sono andato al castello, perché non siamo nella vita di Star Ac (ride), quindi quando siamo andati al castello, sapevo che ero io il traditore e gli altri candidati non lo sapevano Non sapevo nemmeno che ci fosse un sabotatore nella storia. Lo sapevo solo io e non ho fatto le cene migliori (ride). Mi sono fatto una bella risata con loro, ma nel profondo mi ha fatto sentire caldo.

Come hai vissuto il momento in cui gli altri hanno saputo che eri tu il sabotatore?

Francamente, grazie ai due giorni prima della partita in cui ho saputo che sarei stato il sabotatore, mi sono abituato (ride). E infatti una volta lì, alla fine, andava bene, ma è perché mento molto nella vita… ho tradito molto i miei amici. Tradisco mia moglie… I miei figli non sono miei… sto scherzando ovviamente. Una volta che ci hai messo il naso, inizi ad abituarti. Ma all’inizio è difficile. È anche molto difficile. Mentire tutto il tempo è difficile, difficile, difficile. In effetti, stiamo solo mentendo (ride). Dopo mentiamo momentaneamente, dopo un’ora o due, è finita ma è ancora complicato resistere.

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