Wall Street appesantita dall’inflazione, cauti gli investitori in Europa e Asia

Wall Street appesantita dall’inflazione, cauti gli investitori in Europa e Asia
Wall Street appesantita dall’inflazione, cauti gli investitori in Europa e Asia
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Poiché la pressione inflazionistica persiste negli Stati Uniti, i mercati globali stanno adeguando le loro aspettative. Le banche centrali e i prossimi risultati finanziari saranno decisivi nelle prossime settimane.

La Borsa di New York ha chiuso ieri leggermente in ribasso, frenata dai dati sull’inflazione superiori alle attese. Questo clima di incertezza si è esteso ai mercati europei e asiatici, dove gli investitori rimangono cauti riguardo alle prospettive economiche globali. L’attenzione è ora focalizzata sulle prossime riunioni delle banche centrali e sui risultati aziendali, che potrebbero influenzare le future tendenze del mercato azionario.

Leggero calo a Wall Street a causa dell’inflazione

Gli indici statunitensi hanno chiuso in ribasso giovedì poiché gli ultimi dati sull’inflazione hanno mostrato che i prezzi al consumo sono aumentati più di quanto previsto dagli analisti. Il Dow Jones ha perso lo 0,14%, il Nasdaq lo 0,05% e l’S&P 500 lo 0,21%.

Il dato sull’inflazione, misurato dall’indice CPI, ha mostrato un aumento dello 0,2% su un mese, raggiungendo il 2,4% su base annua. Questi risultati hanno raffreddato gli investitori, che speravano in una decelerazione più marcata, alimentando i timori sulle prossime decisioni della Federal Reserve (Fed).

Oltre all’inflazione, anche le nuove richieste di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti hanno raggiunto il livello più alto degli ultimi 14 mesi, un dato che aumenta l’incertezza sull’economia americana. Gli analisti si interrogano ora sulla traiettoria dei tassi di interesse della Fed, divisa tra la gestione dell’inflazione e il sostegno all’occupazione.

Mercati asiatici dispersi

Venerdì i mercati azionari asiatici hanno aperto in ordine disordinato, influenzati dal ribasso di Wall Street. L’indice Hang Seng di Hong Kong è salito del 2,98%, mentre lo Shanghai Composite ha perso lo 0,50%. Anche a Tokyo ha prevalso la cautela, sebbene l’indice Nikkei sia salito leggermente dello 0,29%.

Gli investitori asiatici restano cauti, soprattutto in Cina, dove l’economia mostra segnali di rallentamento. Le speranze sono ora concentrate su possibili annunci di stimoli fiscali alla prossima conferenza del Ministero delle Finanze cinese, prevista per questo fine settimana.

La Banca Centrale Cinese ha già iniettato liquidità per sostenere l’attività, ma i mercati sono in attesa di ulteriori misure per ridare slancio all’economia.

Attenzione sui mercati europei

In Europa, i mercati azionari hanno aperto in prossimità dell’equilibrio dopo gli annunci sull’inflazione negli Stati Uniti. A Parigi il CAC 40 ha perso lo 0,34%, mentre la Borsa di Londra ha ceduto lo 0,07%.

Gli investitori europei attendono i risultati delle grandi società americane, secondo Les Echos, in particolare delle banche JPMorgan e Wells Fargo, che pubblicheranno venerdì i loro risultati trimestrali.

L’inflazione resta motivo di preoccupazione anche in Europa, dove i dati recenti mostrano una tendenza alla disinflazione. In Germania, l’indice dei prezzi al consumo è aumentato dell’1,6% su base annua a settembre, sostenuto dal calo dei prezzi dell’energia. Questi dati rafforzano le aspettative di un ulteriore taglio dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea (BCE) nei prossimi mesi.

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