Eytan Yahalomi, 13 anni, ex ostaggio: “Le immagini sono nella mia testa, non dormo bene”

Eytan Yahalomi, 13 anni, ex ostaggio: “Le immagini sono nella mia testa, non dormo bene”
Eytan Yahalomi, 13 anni, ex ostaggio: “Le immagini sono nella mia testa, non dormo bene”
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Eytan Yahalomi è stato rapito dal Kibbutz Nir Oz, insieme a suo padre franco-israeliano Ohad, che è ancora detenuto da Hamas.

Eytan era stato rilasciato lo scorso novembre nel quadro dell’accordo per la liberazione parziale degli ostaggi, dopo 52 giorni trascorsi nelle carceri di Hamas.

Nell’ambito di un progetto sui social network intitolato “I bambini del 7 ottobre”, l’adolescente racconta ciò che ha sofferto: “Quando sono entrato a Gaza, ho visto molte persone. I civili mi hanno picchiato, ho sentito spari e urla in arabo. Avevo un po’ di paura”.

Eytan spiega che aveva fame, che mangiava solo un cetriolo e una pita al giorno.

Ha anche descritto come i terroristi lo hanno costretto a guardare i video dei crimini commessi in Israele e ha aggiunto: “Erano felici. Non potevo distogliere lo sguardo, non me lo permettevano. Ma comunque ho visto cose anche peggiori in tempo reale, davanti ai miei occhi. È nella mia mente tutto il tempo. Non dormo bene. Infatti ho vissuto il peggio”.

Ohad, il padre di Eytan, è ancora nelle mani di Hamas. Il 7 ottobre è stato ferito da terroristi che hanno fatto irruzione in casa sua. È stato rapito con suo figlio Eytan. Sua moglie Batsheva e gli altri due figli sono riusciti a scappare.

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