Morte del cardinale angolano Alexandre do Nascimento

Morte del cardinale angolano Alexandre do Nascimento
Morte del cardinale angolano Alexandre do Nascimento
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Sabato 28 settembre è morto il Cardinale Alexandre do Nascimento, Arcivescovo Metropolita emerito di Luanda (Angola). Primo angolano creato cardinale, aveva 99 anni: dall’8 agosto 2022 — in seguito alla morte del cardinale Jozef Tomko — era il membro più anziano del Collegio cardinalizio. Nato il 1È Maggio 1925 a Melanje, nella regione settentrionale dell’Africa occidentale portoghese, l’attuale Repubblica dell’Angola, era stato ordinato sacerdote il 20 dicembre 1952. Nominato vescovo di Melange da Paolo vi il 10 agosto 1975 ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 31 agosto successivo. Il 3 febbraio 1977 fu promosso primo arcivescovo di Lubango da papa Montini. Era stato creato e pubblicato cardinale da Jean-Paul ii del titolo di San Marco in Agro Laurentino nel concistoro del 2 febbraio 1983. Nello stesso anno divenne presidente di Caritas Internationalis, carica mantenuta fino al 1991. Il 16 febbraio 1986 papa Wojtyła lo trasferì nella sede di Luanda Metropolitano. Dal 1990 al 1997 è stato presidente della Conferenza episcopale di Angola e Sao Tomé e Principe. Il 23 gennaio 2001 ha rassegnato le dimissioni dall’incarico pastorale dell’Arcidiocesi di Luanda. Il 5 giugno 2015, all’età di 90 anni, è stato accolto nell’Ordine dei Predicatori. Appresa la notizia della morte, Papa Francesco ha inviato a mons. Filomeno do Nascimento Vieira Dias, arcivescovo di Luanda, il telegramma che pubblichiamo di seguito:

Appresa con dolore la notizia della morte del mio venerato fratello Cardinale Alexandre do Nascimento, esprimo a Lei, Eccellenza, come pure ai Vescovi ausiliari, al clero, alla comunità religiosa e a tutti i fedeli di questa arcidiocesi, quanto ai cari e alle persone che piangono in Angola la scomparsa di un Pastore così illustre, la comunione della mia preghiera, affinché a nessuno manchi il conforto della risurrezione. Ricordo la cura prestata dall’amato Alessandro al suo gregge, in tempi turbolenti e difficili, essendo stata per tutti l’espressione del volto misericordioso di Gesù, il Buon Samaritano dell’umanità. La fede in Cristo e la speranza della vita eterna lo hanno reso un uomo coraggioso e libero, capace di orientare i suoi passi a favore del bene comune, collaborando anche con la Santa Sede nel suo zelo per i più poveri e bisognosi, guidando i sentieri della Caritas Internazionalismo. Per tutto ciò che il Signore ha compiuto per lui e per mezzo di lui, rendo grazie a Dio, implorando che avvolga il suo servo fedele con la luce della sua misericordia e gli apra le porte della vita in pienezza, mentre io dono con tutto il cuore la mia benedizione a quanti parteciperanno al funerale.

François

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