Gli omaggi si moltiplicano dopo la morte di Paul Auster

Gli omaggi si moltiplicano dopo la morte di Paul Auster
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Lo scrittore americano Paolo Auster è morto martedì 30 aprile all’età di 77 anni a causa di un cancro. La sua opera, tanto prolifica quanto eterogenea, comprende saggi, opere teatrali, poesie, sceneggiature e soprattutto una quarantina di romanzi, tradotti in una quarantina di lingue che hanno lasciato il segno su numerose personalità politiche e letterarie.

Pubblicato in Francia esclusivamente da Actes Sud, Paul Auster “non è un autore tra gli altri”, disse Bertrand Pydirettore editoriale della casa in un comunicato stampa. “Il suo incontro con le nostre edizioni – allora sconosciute quasi quanto lui stesso lo era nel suo paese – risale a un viaggio di Hubert Nyssen a New York, a metà degli anni Ottanta”lui continua.

Quando Marie-Catherine Vachercolui che ne diventerà l’editore ufficiale francese, arriva ad Actes Sud, sotto il nome di Paul Auster “già sventolava, come uno stendardo, nel grande vento del cielo di Arles”, ricorda in una lettera che suona come un ultimo addio. Marie-Catherine Vacher racconta anche di essere stata per la prima volta “ stregato ” di Il viaggio di Anna Blumepubblicato nel 1989 e successivamente rinominato Nella terra delle cose ultime, per decisione dello scrivente. Perché Paul Auster diceva la sua ovunque. Tanto investito quanto esigente. “Hai preso questa cosa, scriveresul serio, forse un po’ più degli altri, o diversamente: l’hai incarnato più di quanto teorizzavi e quella è stata la tua forza”dice l’editore.

Uno scrittore appassionato

Dalla sua parte Françoise Nyssensempre ad Actes Sud, ha ricordato al microfono di France Culture: “Amava appassionatamente gli scrittori, sosteneva i più giovani, aveva amore per le cose, trasmetteva la sua passione, era un uomo generoso”. Sulle stesse onde, Anne-Laure Tissuttraduttore dell’autore dei suoi ultimi tre libri, ha parlato di ciò che l’artista ha rappresentato per lei: “ Ho imparato molto da lui (…). All’inizio sono rimasto molto colpito, ma ho subito capito che avevo a che fare con qualcuno che era molto interessato agli altri”.

Per quanto riguarda gli artisti, Irene Giacobbeattrice e amica intima dei coniugi Paul Auster / Siri Hustvedt da quando ha giocato La vita interiore di Martin Frost (2007) si è espressa nelle colonne di Pubblicazione. “Non è comunque male morire nella tua biblioteca”gli aveva confidato lo scrittore, una settimana prima di morire.

“Non è comunque male morire nella tua biblioteca”

Su Twitter molti scrittori hanno reso omaggio allo scrittore, con una formula semplice o ricordando il suo talento. L’americano Joyce Carol Oates mi sono divertito così https://twitter.com/JoyceCarolOates/status/1785750012044997053 e il suo effetto sugli altri, mentre l’autore francese Tatiana de Rosnay preferito citare Le follie di Brooklyn, per un omaggio finale: “Cercavo un posto tranquillo dove morire”). Alla guida della Grande Librairie, Augustin Trapenard è stato, dal canto suo, https://twitter.com/ATrapenard/status/1785711888430469463 dell’autore e della sua intelligenza: “Ciò che mi colpiva ogni volta di lui: quel sorrisetto che diceva tutto delle sue parole, del suo spirito e degli arabeschi dei suoi pensieri.”

Perfettamente bilingue, “il più europeo degli scrittori americani” lascia ricordi indelebili in Francia. “Anche sceneggiatore, attore e regista, Paul Auster è stato membro della giuria dei lungometraggi nel 1997,” particolarmente richiamato https://twitter.com/Festival_Cannes/status/1785579022702788643mentre il Ministro della Cultura, Rachida Dati disse : “Paul Auster era più che un amico della Francia, amante della sua cultura (…). Ha fatto molto per far conoscere la letteratura francese oltre l’Atlantico”.

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