Le minacce di sfratto diventano più chiare a Chalon per i “piantagrane” – info-chalon.com

Le minacce di sfratto diventano più chiare a Chalon per i “piantagrane” – info-chalon.com
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Di fronte all’aumento dell’inciviltà di ogni tipo e in particolare di quello che colpisce la tranquillità residenziale tra i proprietari immobiliari sociali di Chalon, la città di Chalon, sostenuta dai servizi statali e dall’autorità giudiziaria, ha deciso di colpire duramente. Porre fine all’impunità, che fa sì che situazioni di disturbo e delinquenza nel settore sociale abbiano un impatto dannoso sulla convivenza, è la parola d’ordine dell’accordo cofirmato da tutti i partner.

“Dovevamo fare qualcosa” ha insistito Gilles Platret, consapevole che il sistema che entrerà in vigore grazie a questa convenzione è ancora lungi dall’essere perfetto. Frutto di un anno di lavoro tra tutti i partner, “l’idea è quella di accelerare la possibilità di escludere gli agitatori. È anche un modo per partecipare al miglioramento della sicurezza quotidiana” per Yves Séguy, prefetto di Saône et Loire, sostenuto in questo da l’autorità giudiziaria ovvero il Pubblico Ministero, cofirmatario dell’accordo.

“Agire in modo coordinato, stabilire una diagnosi condivisa e soprattutto risposte adeguate alla situazione”, questa la linea auspicata da tutti i partecipanti. L’esclusione degli inquilini è stata finora un processo lungo, con vincoli relativi esclusivamente al pagamento dell’affitto. Da oggi il solo fatto di essere in regola con il pagamento degli affitti non basterà più a tutelare i “piantagrane” dall’esclusione. “Tuttavia non si tratta di fare nulla, i dossier devono essere sostenuti e discussi sulla base di questa condivisione di informazioni tra tutte le parti” ha insistito Olivier Tainturier, sottoprefetto del distretto di Chalon.

Raccogli gli incidenti

Troppi incidenti sono rimasti sotto il radar e non ci hanno permesso di discutere contro questo o quell’inquilino. Ora è stata messa in atto una strategia completamente diversa, che consente a tutte le parti interessate e in particolare all’autorità giudiziaria di monitorare la situazione in tempo reale. Infine, è stata avanzata la possibilità di istituire una procedura di allontanamento su scala di quartiere o di territorio comunale.

Implementazione del monitoraggio tramite dashboard condiviso, autorizzazione all’accesso della polizia municipale e nazionale alle parti comuni degli edifici, gestione dei reclami, lotta alle occupazioni abusive ma anche un’enfasi particolare a beneficio del personale dei locatori sociali, delle autorità pubbliche intendono riprendere il controllo.

Sulla base degli elementi raccolti si svolgerà una riunione almeno trimestrale per fare il punto della situazione e prendere decisioni.

“Una cellula operativa che simboleggia un cambio di marcia”

Il prefetto di Saône et Loire ha voluto essere molto chiaro nell’approccio seguito dalla convenzione. Un approccio pienamente condiviso da Lionel Duparay, presidente dell’OPAC di Saône et Loire, sottolineando l’importanza della convenzione, anche come strumento di difesa dell’edilizia sociale. “Ci rivolgiamo a quell’1% che genera problemi quotidiani” ha aggiunto Gilles Platret, che spera attraverso questo convegno di vedere un cambiamento di comportamento. “Dovevamo agire e trovare strumenti dopo aver osservato a lungo questi problemi. È un vero cambio di dimensione e di marcia. La tranquillità residenziale è la prima libertà. Dovevamo riportare tutti alla ragione.”

Laurent Guillaume

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