La BCE prevede di tagliare i tassi tra le preoccupazioni per la bassa inflazione Da Investing.com

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La BCE prevede di tagliare i tassi tra le preoccupazioni per la bassa inflazione Da Investing.com
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Si prevede che la Banca Centrale Europea (BCE) taglierà i tassi di interesse il 17 ottobre, poiché il rischio che l’inflazione scenda al di sotto dell’obiettivo del 2% è aumentato a causa della lenta crescita economica. François Villeroy de Galhau, governatore della Banca di Francia, ha sollevato questa probabilità in un’intervista ad un quotidiano italiano, sottolineando la necessità di evitare una politica monetaria restrittiva che potrebbe ostacolare l’obiettivo di raggiungere il target dell’inflazione.

La BCE ha già tagliato i tassi due volte quest’anno e gli operatori di mercato si aspettano ulteriori misure di allentamento. Tali aspettative includono tagli dei tassi a ottobre e dicembre poiché le pressioni inflazionistiche si sono allentate più rapidamente di quanto previsto dai politici.

Villeroy ha affermato che la preoccupazione principale negli ultimi due anni è stata l’inflazione superiore al 2%. Tuttavia, l’attenzione si sta ora spostando sul rischio di mancato raggiungimento dell’obiettivo di inflazione a causa della debole performance economica e della prolungata politica monetaria restrittiva.

La scorsa settimana la presidente della BCE Christine Lagarde ha accennato alla possibilità di un taglio dei tassi in ottobre, e da allora altri policymaker hanno espresso opinioni simili. Villeroy prevede inoltre ulteriori riduzioni del tasso sui depositi, attualmente al 3,5%, per il prossimo anno.

Ha suggerito che se l’inflazione si stabilizzasse al 2% l’anno prossimo, con le prospettive di crescita in Europa che rimangono deboli, non ci sarebbe alcuna giustificazione per mantenere una politica monetaria restrittiva o mantenere i tassi al di sopra del tasso di interesse neutrale.

Sebbene Villeroy non abbia fornito una stima precisa del tasso neutrale, ha riconosciuto che le stime del mercato lo collocano intorno al 2%. Ciò potrebbe comportare una serie di sei ulteriori tagli dei tassi da qui al 2025, di cui altri due quest’anno e quattro nel 2025, presupponendo che la Bce continui ad adeguare i tassi con incrementi di 25 punti base.

La BCE generalmente non reagisce a shock temporanei come il recente aumento dei prezzi dovuto ai disordini in Medio Oriente, a meno che non abbiano un effetto duraturo sui prezzi sottostanti. Villeroy ha sottolineato l’importanza di non abbassare la guardia nella lotta contro l’inflazione, anche se la vittoria sembra a portata di mano.

Reuters ha contribuito a questo articolo.

Questo articolo è stato generato e tradotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale e rivisto da un editore. Per ulteriori informazioni, consulta i nostri Termini e condizioni.

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