guidando in stato di ebbrezza, si chiude in macchina per sfuggire a un controllo della polizia

guidando in stato di ebbrezza, si chiude in macchina per sfuggire a un controllo della polizia
guidando in stato di ebbrezza, si chiude in macchina per sfuggire a un controllo della polizia
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Ha fatto di tutto per evitare di soffiare nell’etilometro. Un uomo di 33 anni è stato arrestato dalla polizia questo sabato, 23 dicembre, dopo aver tentato di scappare da un posto di blocco. Arrestato infine, l’individuo, recidivo, è stato condannato a una pena detentiva.

Come racconta Le Parisien, il sospettato è stato avvistato sabato scorso per le strade di Meaux (Seine-et-Marne) mentre guidava in modo pericoloso. Inseguito e catturato dalla polizia, ha poi adottato uno strano comportamento. Mentre il suo veicolo veniva immobilizzato e la polizia lo invitava a scendere per effettuare il controllo, l’autista infatti si rifiutava e chiudeva a chiave le portiere della sua auto!

La polizia lo fa scendere dall’auto, lui si rannicchia a terra

Determinato a restare lì, ignorando le ingiunzioni della polizia, l’automobilista ha continuato a fare orecchie da mercante, finché gli agenti non hanno deciso di ricorrere a misure estreme. Gli agenti hanno rotto la finestra, aperto la porta e hanno liberato il delinquente recalcitrante. Poi si è rannicchiato a terra e la polizia ha usato una pistola elettrica per arrestarlo.

L’individuo, evidentemente sotto l’effetto dell’alcool, si è poi rifiutato di sottoporsi al test alcolemico. Posto in custodia di polizia per la notte, ha finalmente accettato il test una dozzina di ore dopo, rivelando un livello di 1,14 grammi di alcol per litro di sangue. Nel processo l’indagato è stato rinviato a giudizio per guida in stato di ebbrezza, ma anche per ribellione e rifiuto di sottoporsi all’alcol test.

“Quando mi hanno arrestato avevo un attacco di panico”

A peggiorare le cose, l’individuo era già ben noto al sistema giudiziario prima di questo scherzo, con 22 condanne nella sua fedina penale, la maggior parte delle quali per reati stradali. Proprio a causa di questi precedenti è stato infine condannato a dodici mesi di carcere, di cui tre chiusi, per ripetuta guida in stato di ebbrezza.

Liberato dalle accuse di ribellione, l’imputato ha cercato di dare spiegazioni durante il processo. “Quando mi hanno arrestato, avevo un attacco di panico, tremavo, ha dichiarato al banco dei testimoni. Erano due anni che non bevevo (…) Volevo rallentare le medicine perché ho un lavoro a gennaio ma ho rallentato troppo velocemente, so che non avrei dovuto farlo, sono due anni che chiedo cure ma non c’è spazio. Il quotidiano dell’Ile-de-France non precisa se il tribunale ha imposto anche un obbligo di diligenza.

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