Al Meeting di Giocoleria le identità vengono liberate

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©Emilie Saccoccio

Nell’ambito del 17th edizione del Rencontre des Jonglages (4 aprile – 5 maggio 2024), ultima edizione a La Courneuve di questo festival che lì è nato, la giocoleria è apparsa spesso come espressione di un’identità complessa. Ciò è particolarmente vero in due spettacoli di grande successo, Nkama di Dimas Tivane e OMÂ ovvero i privilegi della patata di Roxana Kuwen Arsalan. Due assoli la cui apertura all’Altro fa ben sperare per il resto dell’avventura.

In 17 anni di esistenza, la Maison des Jonglages è diventata un luogo di riferimento per gli artisti di questa disciplina, sia in Francia che a livello internazionale. Unica nel suo genere in Europa, questa scena approvata è nata a La Courneuve (93) dove è cresciuta al Centro Culturale Houdremont, così come per il suo festival Rencontre des Jonglages in vari luoghi partner dell’Île-de-France – circa trenta a fino ai giorni nostri –, fin dalla sua creazione ha accompagnato artisti che contribuiscono all’evoluzione della giocoleria, alla sua apertura a nuovi percorsi. Anche il cuore della festa di questa edizione, dal 26 al 28 aprile, è stato particolarmente ricco di emozioni per gli assidui frequentatori del raduno, tra cui, come ogni anno, tanti giocolieri curiosi di scoprire l’opera dei propri coetanei. Molti degli artisti in programma risiedevano a La Courneuve. Alcuni sono stati anche coprodotti dalla struttura, che al di fuori del periodo Rencontre si dedica essenzialmente alla creazione.

Alla fine di OMÂ ovvero i privilegi della patata che ha chiuso il cuore del festival domenica 28 sera, Roxana Küwen Arsalan ha ricordato nei suoi ringraziamenti di essere venuta dieci anni prima a La Courneuve per presentare il numero che fa ora parte del suo spettacolo, dove immagina l’incontro mai avvenuto tra sua nonna tedesca e sua nonna iraniana. Non è l’unica ad aver parlato in modo intimo durante questa edizione, che senza dubbio ha contribuito a rendere le questioni in gioco molto visibili e sensibili. Lo ha fatto anche Dimas Tivane, in un altro spettacolo degno di nota del festival, Nkama. Presentata in anteprima alla Maison des Jonglages, anche questa personale si inserisce in un rapporto di lunga data tra l’artista e il luogo. Che, con queste due forme, ha evidenziato durante questo ultimo Meeting a La Courneuve la capacità di destreggiarsi per rendere condivisibile qualsiasi cultura, qualsiasi differenza.

Uno parla, l’altro canta…

“OMÂ ovvero il privilegio della patata” di Roxana Küwen Arsalan©francis-rodor

Presentato all’aperto, come sarà destinato ad essere successivamente, Nkama di Dimas Tivane intraprende la strada dell’identità in un modo completamente diverso da OM : mescolando nella sua giocoleria non una storia auto-immaginaria, come fa Roxana Küwen Arsalan con grande sottigliezza, ma cantando. Con questa prima mostra personale, l’artista afferma un linguaggio che lo abbiamo visto praticare fino ad ora con diverse aziende – Cie TG in Maputo-Mozambico (2013), Fantasticheria (2019) e Piccolo sogno ad occhi aperti (2020), Gandini juggling e Defracto – al servizio di estetiche diverse. La posta in gioco per lui con Nkama è stato quello di sviluppare autonomamente il suo vocabolario, la sua “giocoleria musicale”, per presentarsi ufficialmente nel mondo della giocoleria come autore. Una scommessa riuscita: cosa rara, anche se spesso tentata dai giocolieri, riesce a rendere la sua giocoleria veramente musica, senza che diventi aneddotica. Il suo canto, che dice tanto quanto le storie di Roxana, ha molto a che fare con questo successo, così come il suo modo di far suonare gli oggetti di uso quotidiano, detto in Changana, una lingua tradizionale parlata nel sud del Mozambico, dove il artista da cui proviene, le parole che Dimas a volte sussurra e a volte proietta energicamente intorno lo collegano a questo Paese senza ridurlo a questa appartenenza. Con Nkamaè quindi un’identità complessa quella che Dimas Tivane esprime, che risiede soprattutto nella giocoleria concepita come parte della vita, quindi porosa alle sue altre componenti, in particolare linguistiche e musicali.

L’approccio all’identità utilizzato da Roxana Küwen Arsalan OMÂ ovvero i privilegi della patata è molto più teatrale e narrativo. È all’incrocio tra la sua giocoleria antipodista, le sue contorsioni e le storie che riesce a raccontare in tutti i tipi di posizioni incongrue che la giocoliera iraniano-tedesca si esprime tra due culture che apprende alla maniera di Amin Maalouf da cui cita un passaggio del saggio Identità omicide nel suo fascicolo. O come una cosa che “ non si compartimentalizza, non si divide a metà o in terzi (…) “. A differenza di Dimas Tivane che rimane fedele a un’unica estetica durante tutto il suo spettacolo, che sottopone semplicemente a variazioni di ritmi e toni, Roxana moltiplica i registri e le forme di giocoleria, tanto virtuosi quanto ingegnosi e spesso divertenti per lo stupore , l’uso molto personificato che fa dei suoi piedi, si affianca a passaggi parlati solo in un discorso diretto allo spettatore. Tra giocoleria e identità, Dimas e Roxana dimostrano che molti incontri sono possibili.

…i due si destreggiano e celebrano l’esistenza

In quanto porta chi la pratica ad adottare un rapporto con il mondo che può essere molto lontano dai modi di essere quotidiani, la giocoleria è quando si tratta di identità spesso legate a una forma di rivendicazione che non ha necessariamente bisogno di essere formulato. Successivamente destreggiandosi e facendo musica con un’arancia, una sedia, delle chiavi o addirittura una brocca d’acqua, Dimas Tivane diventa così padrone del proprio rapporto quotidiano senza sottolinearlo con la minima spiegazione. Più o meno veloce, più o meno gioioso a seconda dell’oggetto che manipola, fa della giocoleria uno strumento di porosità, di sensibilità al mondo. Lo spiega anche lui Nkama può variare da uno spettacolo all’altro, a seconda del luogo e del pubblico presente. Anche se meno centrale OM, questa apertura all’Altro, questo modo di considerare lo spettatore come parte integrante dello spettacolo e non solo come istanza di ricezione, è presente anche in Roxana Küwen Arsalan. L’intermezzo che traccia immaginando l’incontro attorno a un bicchiere di tè tra la sua Oma – “nonna” in tedesco – e la sua Mâdardjun – nome emotivo per designare la “nonna da parte di padre” in persiano – si apre così a altre possibilità.

Roxana traduce questa fluidità dell’essere, tra gli altri mezzi, utilizzando diversi tipi di oggetti per destreggiarsi. Come quelli utilizzati da Dimas Tivane, alcuni non sono solitamente destinati a questo uso, altri lo sono. Un servizio da tè e delle palline passano così indifferentemente o quasi tra le mani e i piedi dell’artista, che trova anche nella giocoleria uno spazio in cui vivere armoniosamente la sua pluralità. Il che non le impedisce di provare rabbia e di gridarla di fronte ad alcune ingiustizie, in particolare quelle di cui sono vittime le donne in tutto il mondo. Ma anche nella furia, c’è uno spirito di condivisione in Roxana che è molto presente anche in Dimas, il cui ogni gesto è carico di ciò che così formula: “ essendo nato in un paese povero e cresciuto in un mondo ingiusto e diseguale, ho deciso di creare Nkama per celebrare la vita. Ho scelto la celebrazione “. Attraverso questi due artisti, la giocoleria mostra una grande capacità di movimento, una qualità essenziale per ciò che attende la Maison des Jonglages dalla prossima stagione: un trasloco a Bondy (93), in attesa della costruzione di ‘un luogo dedicato alla programmazione e alle residenze in diversi posti nella città. È tempo di un incontro approfondito con la gente del posto…

Anaïs Heluin – www.sceneweb.fr

Nkama
Autore, compositore, interprete: Dimas Tivane
Collaboratrice artistica: Emilie Saccoccio
Accompagnamento coreografico: Satchie Noro
Vista esterna: Guillaume Martinet
Musicista, compositore: Exxos Metkakola
Viste esterne della giocoleria: Tom Neyret, Anthony Salgueiro

Produzione delegata: Les Noctambules

Produzione: La Maison des Jonglages (93), Latitude Cirque (St-Laurent-du-Maroni-Guyane), Metis’Gwa (Guadalupa), Cie Defracto (92), circusnext (75), Coopérative de Rue de Cirque (75) , Corpsaccord (76) Progetto preselezionato Circusnext 2024

Durata: 30 minuti

Cooperativa di circo e strada, RueWATT -Parigi (13) – In collaborazione con la Maison des Jonglages
3 e 4 maggio 2024

Felix proto, Guadalupa, Les Abymes
Dal 4 al 19 maggio 2024

Festival del Forro, Menglon (26)
15 giugno 2024

Tour della Guyana *** in corso
Novembre – dicembre 2024

OMÂ ovvero i privilegi della patata
Di e con: Roxana Küwen Arsalan
Supervisione artistica: Lucie Boulay
Complice tecnico: Camellia Rashidi
Complice drammaturgica: Nele Cleo Liekenbrock
Complice puntuale della partita: Véronique Tuaillon
Veduta esterna: Alessandro Angius
Arredamento: Ivanna Bort

Coproduzioni: La Maison des Jonglages Palcoscenico omologato La Courneuve / Carré Magique Lannion – Centro nazionale del circo in Bretagna / La Grainerie – Centro di produzione europeo e palco omologato di interesse nazionale nel precursore di Balma / Zirkus ON Germania / Centro Culturale del Brabante Vallone Belgio

Durata: 55 minuti

Ruhrfestspiele – Recklinghausen – Germania
Dal 19 al 21 maggio 2024

Festival Tête-à-Tête – Rastatt Germania
Dal 29 maggio al 2 giugno 2024

MICC – Montreal – Canada (da confermare a fine maggio)
Dall’8 all’11 luglio 2024

Festival Alba la Romaine – Alba-La-Romaine (07)
13 e 14 luglio 2024

Porta la tua sedia festival – Abbazia di Belleperche – Cordes Tolosannes (82)
27 luglio 2024

Kunstfestival Tenever/Brema Germania
Dal 30 al 1 agostoehm settembre 202

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