Leggete i nostri testi sulla morte di Jean-Pierre Ferland, cantante che ha lasciato il segno nel Quebec e che lascia un’eredità immensa.
Pubblicato alle 11:00
Per fortuna ce l’abbiamo avuta
Ha cantato la sua ultima canzone d’amore: Jean-Pierre Ferland è morto sabato pomeriggio, all’età di 89 anni. La sua musica, il suo “amore per la musica”, come cantava, gli sopravviverà.
Leggi l’articolo di Alexandre Vigneault
Pioggia di omaggi: “C’era un solo Jean-Pierre”
Jean-Pierre Ferland lascia un’eredità immensa, celebrata dai suoi amici e colleghi. Sabato sera ci hanno raccontato dell’influenza dell’artista, ma anche della generosità dell’uomo.
Leggi l’articolo di Josée Lapointe
Ferland in 10 immortali
Cantava d’amore, spesso con umorismo, ma anche con fragilità. Jean-Pierre Ferland lascia un’eredità di cantautori vasta e diversificata, tra rock teatrale e canzoni intime. Senza dimenticare il suo grande inno che ci porta a vedere il mondo da un po’ più in alto, un po’ più in là. L’eredità di Ferland in 10 canzoni.
Leggi l’articolo di Alexandre Vigneault
Com’è lassù, signor Ferland?
“Come te, amo le storie di persone che partono dal basso della scala per raggiungere il firmamento. Sono i più veri, i più toccanti. Questa traiettoria è quella di Jean-Pierre Ferland che, da “creatore di schedule” a Radio-Canada, è riuscito a salire al rango di giganti della canzone del Quebec», scrive il nostro editorialista Mario Girard.
Leggi la sua rubrica
Cronologia della vita di Jean-Pierre Ferland: palla di gomma diventata uomo
Uno sguardo alla vita e alla carriera di una figura chiave della musica locale.
Leggi la nostra cronologia della vita di Jean-Pierre Ferland
L’icona GIALLO
L’Osstidcho scosse il Quebec e… distrusse Jean-Pierre Ferland. L’aneddoto è stato raccontato più volte, da lui e da altri, e finisce sempre allo stesso modo: vedendo Charlebois e gli altri a Place des Arts, il cantante, allora ancorato alla tradizione della canzone francese, si sente “pugnalato a morte”. Ebbe un “ostidshock”, come scrive il suo biografo.
Leggi l’articolo di Alexandre Vigneault
Ascoltando Ferland
“Ha nevicato a Port-au-Prince
A Chamonix piove ancora
Guadiamo la Garonna
Il cielo è pieno di azzurro a Parigi
È così che ho scoperto Jean-Pierre Ferland. Lo trovo bellissimo. Non capisco tutti i luoghi nominati, ma il coro arriva…” scrive il nostro collaboratore Stéphane Laporte.
Leggi la rubrica
Jean-Pierre Ferland: in foto
Jean-Pierre Ferland visto dai fotografi di La stampadal 1965 al 2021.
Guarda le nostre foto
Incontro improvvisato a Montreal: “Fa parte della nostra vita”
Era la colonna sonora delle loro vite, di Sei bello A piccolo re. Nonostante la pioggia, i cittadini si sono radunati domenica a Montreal in memoria di Jean-Pierre Ferland.
Leggi l’articolo di Léa Carrier
François Legault propone un funerale nazionale
Jean-Pierre Ferland avrà diritto a un funerale nazionale, se la sua famiglia lo desidera, ha annunciato domenica il primo ministro del Quebec, François Legault.
Leggi il nostro testo
Jean-Pierre e Clemence
“Clémence DesRochers ha avuto una domenica molto brutta. Il suo bellissimo lago Memphremagog era grigio. I pigri germogli sugli alberi non aiutavano le cose. Ha trascorso la giornata rievocando i ricordi legati al suo amico Jean-Pierre Ferland», scrive il nostro editorialista Mario Girard.
Leggi la sua rubrica
Posto per i lettori: Ferland e te
Le canzoni di Jean-Pierre Ferland avranno cullato molti episodi significativi delle vostre vite, dall’altare – dove spesso risuonavano Una possibilità che abbiamo – fino alla morte, in alcuni casi. Queste poche testimonianze, ricevute tra centinaia di altre, lo illustrano bene.
Leggi le testimonianze