“È stata una signora nigeriana che è venuta a comprare i 2 Boeing, dato che non è guineana, nessuno ne parla” (Mamadou Sylla).

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Dallo scioglimento della compagnia Air Guinée che all’epoca possedeva 3 aerei di cui 2 di grandi dimensioni acquistati da un nigeriano e l’ultimo acquistato da Elhadj Mamadou Sylla per un valore di 5 milioni di dollari, la vicenda torna sempre alla ribalta con il nome del presidente dell’UFDG, Cellou Dalein Diallo, ex primo ministro e ministro dei trasporti di Lansana Conté.

Ieri giovedì 25 aprile 2024, in occasione della presentazione ufficiale del libro “L’uomo e il suo destino, aspetto economico” di Elhadj Mamadou Sylla, presidente del partito UGD e ricchissimo uomo d’affari, presso il Centro Culturale Franco-Guineano ( CCFG), chi scrive ha approfittato dell’occasione per ricordare un po’ la liquidazione di Air Guinée che ha fatto circolare molto inchiostro e saliva da quando il CNRD ha preso il potere.

Secondo Elhadj Mamadou Sylla “c’erano 147 compagnie statali e Air Guinée è una di queste. Perché c’è troppo rumore sulla vicenda Air Guinée, non so, era per politicizzare semplicemente perché c’erano molte compagnie (…) Con la compagnia Air Guinée c’erano in totale 3 aerei grandi di cui 2 grandi e ho comprato il quello piccolo. Era una signora della Nigeria che è venuta a comprare lì i 2 Boeing, il più grande, il più nuovo, se n’è andata con loro. Ma non essendo guineana, nessuno parla di questi aerei. Perché diciamo che l’aereo che un guineano ha comprato con orgoglio, invece di essere orgoglioso e poi la gente comincia ad aggrapparsi a quello, è davvero difficile”, ha detto nel suo discorso per l’occasione.

Proseguendo, l’ex presidente dei datori di lavoro guineani ha aggiunto: “Quando la gente dice che ho comprato Air Guinée, no. L’Air Guinée non viene acquistata, la compagnia è come una compagnia, che è stata sciolta per decreto, quindi lì non si può più parlare del nome. Così, per patriottismo, ho creato Air Guinée Express, una compagnia privata. Quindi, anche se avevo comprato l’aereo, volevo che parlassimo della Guinea. Ma la gente non si chiede la realtà, cosa è successo esattamente. Ognuno dice quello che vuole dire”, ha suggerito l’ambasciatore di Conakry, la capitale africana del libro, che ora ha 2 libri firmati e un altro in fase di scrittura.

Mamadou Yaya Barry

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