Gli Innu nomadi come li conosceva Serge Jauvin

-

Il fotografo Serge Jauvin fa rivivere i suoi archivi di 40 anni fa, quando documentava la vita quotidiana della famiglia Mark, di Unamen Shipu. Esce con Aitnanipan : così vivevamoun libro che ripercorre il passaggio dal nomadismo alla vita sedentaria in questa comunità Innu della Lower North Shore.

Diario di bordo e racconto etnografico, il nuovo lavoro di Serge Jauvin illustra un anno intero della vita della famiglia di Hélène e William-Mathieu Mark, seguendoli passo dopo passo.

1970 e sono rimasto affascinato dalla conoscenza, dalla conoscenza di queste persone”,”text”:”Ho conosciuto la famiglia Mark alla fine degli anni ’70 e sono rimasto affascinato dalla conoscenza, dalla conoscenza di queste persone -lì”}} “>Ho conosciuto la famiglia Mark alla fine degli anni 70 e sono rimasto affascinato dalla conoscenza di queste persone.ricorda Serge Jauvin.

Attraverso di loro ho trovato tutto ciò che la cultura Innu può contenere in termini di conoscenza e conoscenza.

Una citazione da Serge Jauvin
>>>>

Apri in modalità a schermo intero

Serge Jauvin ha utilizzato il suo diario di bordo per scrivere il suo nuovo libro, “Aitnanipan”.

Foto: Radio-Canada / Charles-Étienne Drouin

Quando ho proposto loro il progetto, racconta, ho detto loro che erano completamente liberi di rifiutare, e loro mi hanno detto: “Ti consideriamo parte della famiglia Puoi venire quando vuoi, puoi restare quanto vuoi vuoi e scatta tutte le foto che vuoi.

Serge Jauvin ha prodotto oggi 450 pagine di testimonianze, con più di 900 fotografie, tutte raccontate secondo il ritmo delle stagioni e dei 12 mesi dell’anno. Ripercorre le attività della pesca, della caccia, della concia, dell’affumicatura e della costruzione di canoe.

Oltre al lancio regionale di Aitnanipan a 40e Fiera del libro di North Shore, la deputata di Duplessis e ministro responsabile della North Shore, Kateri Champagne Jourdain, ha incontrato l’autore-fotografo.

Jovin ha un’opera importante che riguarda la cultura Innu della North Shore e che consente agli abitanti del Quebec di accedervi”,”text”:”MonsieurJovin ha un’opera importante che riguarda la cultura Innu della North Shore e che consente agli abitanti del Quebec di avere accedervi”}}”>Il signor Jauvin ha un’opera importante che mette in relazione la cultura Innu della North Shore e che consente agli abitanti del Quebec di accedervisottolinea l’eletto.

Dei suoi anni a Unamen Shipu, Serge Jauvin ricorda anche le lotte degli Innu per proteggere il territorio.

bulldozer, dice. Non parlava una parola di francese. Mandò suo figlio e il giorno dopo Hydro-Quebec gli disse che intendevano costruire una diga. E non avevano mai consultato gli Innu riguardo a questo progetto.”,”text”:”Hélène, la mia eroina del libro, suo fratello maggiore si accampò esattamente dove Hydro-Québec voleva stabilirsi. E in autunno, ebbe la sua sorpresa vita quando notò che era stata costruita una pista per un aereo. C’erano rimorchi e bulldozer, dice. Non parlava una parola di francese. Mandò suo figlio e il giorno dopo Hydro-Quebec gli disse che stavano progettando di costruire una diga. E non avevano mai consultato gli Innu riguardo a questo progetto.”}}”>Hélène, la mia eroina nel libro, suo fratello maggiore si è accampato esattamente dove Hydro-Québec voleva stabilirsi. […] E in autunno ebbe la sorpresa più grande della sua vita quando notò che era stata costruita una pista per l’aereo. C’erano trailer e bulldozer, dice Serge Jauvin. Non parlava una parola di francese. Mandò suo figlio e il giorno dopo Hydro-Quebec gli disse che stavano progettando di costruire una diga. E non avevano mai consultato gli Innu riguardo a questo progetto.

Oggi l’autore non crede che una situazione del genere possa ripetersi. Sappiamo bene che ora stanno cercando di stabilire buoni rapporti con gli Innu, perché è diventato inevitabile.

>>>>

Apri in modalità a schermo intero

In “Aitnanipan”, Serge Jauvin testimonia anche il proprio ruolo di fotografo.

Foto: Radio-Canada / Charles-Étienne Drouin

I tempi sono cambiati dagli anni ’80, concorda l’autore, e alcune pratiche ancestrali sono meno diffuse. È ancora convinto che Unamen Shipu abbia immensi anni da vivere.

Mi fido degli Innu. Hanno sempre lottato contro le avversità. Non vedo perché le nuove generazioni, anche se hanno il cellulare, non potrebbero farlolui crede.

Troveranno una nuova strada per realizzarsi come fecero i loro genitori, poi i loro bisnonni. L’importante è che restino consapevoli della loro provenienza.

Una citazione da Serge Jauvin

Allo stesso tempo, il fotografo sta lavorando a una mostra al Museo Ilnu di Mashteuiatsh per il 2026, per celebrare i suoi 50 anni di complicità con le persone che ridono.

Con informazioni di Charles-Étienne Drouin

-

PREV Essonne: dove si trova il nuovo distributore automatico di bombole di gas?
NEXT Calcio – Ligue 2. Possibile proseguimento, Thomas Callens titolare, Lucas Buades assente…: cosa sapere prima di Rodez